Roberto Bolle, star internazionale del balletto, celebra il suo 50° compleanno all’insegna di “Caravaggio”, un progetto che lo vede protagonista in una performance che unisce danza e arte
La storia di Roberto Bolle è un racconto di dedizione assoluta alla danza, costellato di passione e resilienza. Nato a Casale Monferrato il 26 marzo 1975, ma cresciuto a Trino Vercellese, Bolle ha intrapreso il suo cammino artistico con il sostegno incondizionato della sua famiglia, in particolare della madre, pur non provenendo da un ambiente legato allo spettacolo. A soli 11 anni, ha iniziato il suo percorso di formazione presso la scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Mentre i suoi coetanei si dedicavano al calcio, il giovane Roberto si immergeva nello studio della danza. In una recente intervista, ha descritto la sua adolescenza come un periodo fortunato, in cui il talento e la passione si sono fusi, trasformando un sogno in una realtà appagante.
L’eleganza e la versatilità di un’icona della danza
Con il fisico statuario e la sua eleganza naturale, Roberto Bolle ha conquistato il pubblico interpretando i ruoli principali dei balletti romantici più amati, come “Il Lago dei Cigni”, “La Bella Addormentata” e “Cenerentola”. Ha condiviso il palco con étoile di fama mondiale, da Carla Fracci a Darcey Bussell, passando per Alessandra Ferri ed Eleonora Abbagnato. La sua versatilità artistica lo ha portato a interpretare anche lavori contemporanei di coreografi del calibro di Balanchine, Petit, Béjart, Forsythe, Cranko, Neumeier e Ratmanskij. Oltre a collaborare con l’italiano Massimiliano Volpini, con cui condivide una profonda amicizia nata alla Scala.
L’artista “pop” che conquista il mondo
Proprio Volpini lo ha definito “un danzatore pop”, un artista capace di comunicare con un pubblico eterogeneo e di riempire teatri, stadi e arene, da Pompei a Caracalla, fino ai Templi di Agrigento, con spettacoli sempre sold out. La sua carriera è un susseguirsi di successi, premi e riconoscimenti, che lo hanno portato anche a ricoprire il ruolo di ambasciatore per l’Unicef. La sua bellezza mai volgare è stata immortalata da grandi fotografi, come Giovanni Gastel, nipote di Luchino Visconti. Amatissimo dalla moda, ha sempre sfoggiato look di grande e sofisticata eleganza, come i capi di Giorgio Armani, Dolce & Gabbana, Ermenegildo Zegna. “Amo i look sobri e senza tempo, con un tocco di contemporaneità”, aveva dichiarato in una recente intervista.
Il suo Caravaggio debutta a Firenze
In occasione del suo spettacolo “Caravaggio”, ha posato per una serie di scatti davanti a celebri dipinti esposti a Palazzo Barberini, dove è in corso una mostra dedicata al pittore. Per il suo 50° compleanno, Roberto Bolle si prepara a nuove avventure artistiche. Il 29 aprile, in occasione della Giornata mondiale della Danza, sarà protagonista di “Viva la danza” su Rai 1. Pochi giorni dopo, il 9 maggio, debutterà con “Caravaggio” al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, con repliche il 10 e l’11 maggio. “Un cadeau per i suoi 50 anni il mio ‘Caravaggio’ – dice all’Adnkronos il coreografo Mauro Bigonzetti – che aveva debuttato con lui a Buenos Aires. Da qualche anno Roberto ha cambiato focus sui suoi personaggi. Non più principe o ruoli ‘d’azione’ per lui, ma personaggi più introspettivi, dove c’è maggiore interpretazione ‘Maudit’ come nella scaligera ‘Madina’, forti, poetici, drammatici, come il mio ‘Caravaggio’. In alcuni momenti persino violento”.
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