Erano gli Anni ’60 quando Alberto Manzi lanciava dallo schermo di una televisione in bianco e nero il suo incoraggiante suggerimento “Non è mai troppo tardi” ad un’Italia piena di speranza e decisa a lasciarsi alle spalle i drammi e la povertà della guerra. Si trattava di insegnare a leggere e far di conto a milioni di italiani analfabeti. La trasmissione fu la nostra piccola, ma anche travolgente rivoluzione culturale. Ma quanto l’invito a considerare che c’è sempre tempo per realizzare il sogno sia vero ancora oggi, ce lo testimoniano tre signore, ospiti di una casa di riposo a Castelnuovo Calcea, nell’astigiano. Letizia Amariglio, 99 anni, Ada Bertolini di 98 e Anna Maria Moiso di 84, hanno sostenuto con successo l’esame di quinta elementare. «Finalmente adesso sono come le altre donne del mio paese. Ero andata a lavorare da bambina», dice dall’alto dei suoi 99 anni Letizia; «Mio papà mi ha portata subito nei campi. Vedevo le altre che studiavano. Mi mancava tutto», ricorda la Moiso, e Ada Bertolini: «I miei figli sono stati molto contenti del diploma. Ma io l’ho fatto per me. A casa avevo studiato poco. Ed è un peso che ho portato sempre». Alle tre straordinarie signore i nostri complimenti.
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