Il prezzo del gas, come si sa, è tornato a salire. Secondo l’aggiornamento trimestrale dell’Autorità per l’Energia, le Reti e l’Ambiente (Arera), il rincaro dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020 è dell’11,4% per le famiglie con contratti di fornitura nel mercato tutelato. Siamo quasi tornati ai livelli di prezzo pre-Covid.
Intanto, in molte zone d’Italia dove il clima è più rigidio il riscaldamento ha ripreso a funzionare. Ma è possibile risparmiare? Con alcuni accorgimenti si possono evitare gli sprechi di energia e, di conseguenza, immettere nell’aria meno sostanze inquinanti. L’Enea, Agenzia Nazionale per le nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile, ci viene in aiuto con queste 10 regole.
Primo: esegui la manutenzione degli impianti
È la regola numero uno in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all’ambiente. Infatti, un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013).
Secondo: controlla la temperatura degli ambienti
Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa prevede una temperatura di 20 gradi più 2 di tolleranza, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Inoltre, per ogni grado in meno si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.
Terzo: attenzione alle ore di accensione
È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di comfort anche nel periodo di spegnimento. Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da un massimo di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (nord e zone montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia).
Quarto: installa pannelli riflettenti tra muro e termosifone
È una soluzione semplice ma molto efficace per ridurre la dispersione di calore, soprattutto nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.
Quinto: scherma le finestre durante la notte
Chiudendo persiane e tapparelle o collocando tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
Sesto: evita ostacoli davanti e sopra i termosifoni
Posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria, ostacola la diffusione del calore verso l’ambiente ed è fonte di sprechi. Attenzione, inoltre, a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciarle aperte troppo a lungo comporta solo inutili dispersioni di calore.
Settimo: fai un check-up alla tua casa
Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo da fare per valutare lo stato d’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi-benefici. Oltre ad abbattere i costi per il riscaldamento, anche fino al 40%, gli interventi diventano ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, l’ecobonus che consente di detrarre dalle imposte Irpef o Ires dal 50 all’85% delle spese sostenute a seconda della complessità dell’intervento e il superbonus, con cui l’aliquota di detrazione sale al 110%.
Ottavo: scegli impianti di riscaldamento innovativi
Dal 2015, tranne poche eccezioni, si possono installare solo caldaie a condensazione. È opportuno valutare la possibilità di sostituire il vecchio generatore di calore con uno a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza. Sono disponibili anche caldaie alimentate a biomassa e sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) abbinati a impianti solari termici per scaldare l’acqua e fotovoltaici per produrre energia elettrica. Anche per questi interventi è possibile usufruire degli sgravi fiscali.
Nono: preferisci le soluzioni tecnologiche innovative
È indispensabile dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura che evita inutili picchi o sbalzi di potenza. La possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico. Anche la domotica aiuta a risparmiare: cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare anche a distanza, tramite telefono cellulare, la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento.
Decimo: installa le valvole termostatiche
Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%.
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