Mare o montagna, puro relax o turismo in città, gli italiani hanno ricominciato a viaggiare, soprattutto sul territorio nazionale. E in tutto il mondo, in media, ci si ferma più a lungo nel luogo visitato
Non siamo ancora tornati ai livelli del 2019, ma dopo due anni di pandemia il 2022 ha finalmente segnato una netta ripresa del turismo in Italia. Trenta milioni di persone si stanno concedendo, o lo faranno prima della fine della stagione, un viaggio.
Secondo un’indagine realizzata dall’istituto Demoskopika, che ha stimato i flussi turistici sulla base dell’imposta di soggiorno delle città italiane e delle previsioni Istat (dati aggiornati al 2021), il 16% della popolazione aveva già prenotato la sua vacanza nell’aprile scorso, soprattutto nella fascia di età fra i 18 e i 35 anni, il 35% pensava di farlo e il 18%, pur manifestando interesse, si dichiarava ancora indeciso. Un dato si sta ora confermando: nove italiani su dieci hanno deciso di trascorrere le ferie restando sul territorio nazionale, mentre solo il 10% ha programmato di andare all’estero, e di questa percentuale solo il 3% ha scelto una vacanza in un Paese extraeuropeo.
Oltre al Covid, soprattutto in relazione a viaggi più lunghi, un nuovo fattore ha influito nella scelta di mete di prossimità, ossia la guerra in Ucraina. Secondo la ricerca, non è da trascurare neanche l’elemento economico di quel 13% della popolazione che ha dichiarato di non poter partire per via di un peggioramento della propria condizione a causa dei costi. In generale, si registra anche una maggiore attenzione all’ambiente e alla sostenibilità del proprio percorso turistico.
«Il turismo come lo abbiamo conosciuto fino a qualche tempo fa è probabilmente, se non definitivamente, in letargo – ha dichiarato Raffaele Rio, presidente di Demoskopika -, e in questa direzione il sistema ha necessità di subire una profonda trasformazione in chiave di sostenibilità per rispondere adeguatamente ai nuovi comportamenti di acquisto dei turisti generati dall’emergenza pandemica. Gli individui, al momento della scelta della vacanza, prestano sempre maggiore attenzione al rispetto delle comunità locali e all’interesse di vivere esperienze uniche immersi nella cultura e nella specificità dei territori, evitando le destinazioni più note per non contribuire al cosiddetto overtourism».
La scelta delle località di mare resta comunque quella prevalente per il 57% degli italiani, mentre il 10% sceglie la montagna, il 9% la campagna e il 4% il lago. Solo il 2% preferisce le località termali e il restante 18% sceglie le città d’arte.
Un recente sondaggio di Google conferma la voglia di partire, anche se la tendenza è quella a pianificare nel breve periodo, senza prenotare con largo anticipo. Tra le mete italiane più cliccate, il Lago di Garda e la Riviera Romagnola, che prima del Covid raccoglievano insieme quasi 50 milioni di presenze durante tutto l’anno. Al terzo posto c’è il Salento, prima destinazione del Sud Italia, seguita dalla costa settentrionale della Sicilia. I navigatori del web mostrano interesse anche per la Toscana, con la Costa degli Etruschi, e per la Riviera Veneta.
Per quanto riguarda le presenze dall’estero, il Lago di Garda ha una netta prevalenza di domanda da parte di turisti stranieri (84% del totale) rispetto agli italiani, che provengono soprattutto da Germania, Paesi Bassi, Stati Uniti e Regno Unito. Le zone più ricercate, sempre in base al motore di ricerca, sono Bardolino, Limone e Tremosine sul Garda, ma anche Peschiera, Garda e Lazise. I tedeschi si confermano il secondo mercato anche per la costa della Romagna, dopo quello nostrano, che predomina nel 72% delle ricerche. A prediligere queste località sono le famiglie e i mesi più ricercati restano luglio e agosto, mentre le coppie sempre più volentieri dirottano la ricerca su settembre. Il Salento richiama soprattutto francesi, svizzeri e americani, seguiti da tedeschi, belgi e austriaci, anche se per l’80% registra una presenza domestica.
Quello che accomuna i turisti di tutto il mondo per quest’anno è la possibilità di una permanenza media più alta, almeno secondo le ricerche analizzate: 9,7 notti per gli austriaci, 9,2 per gli italiani, 8,9 per gli svizzeri, 7,8 per i francesi.
Anche nei dati raccolti da Airbnb l’Italia si conferma una meta molto ambita, ma nelle ricerche di un alloggio del circuito degli appartamenti per vacanza, le località in testa sono in Sicilia con San Vito Lo Capo, e Sardegna, con Villasimius a sud e San Teodoro a nord. Fra le destinazioni estere spicca Bodrum in Turchia, che precede Ibiza, Devon, Curzola, Nimes, Maine e Friburgo.
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