Nella prossima Legge di Bilancio si tornerà a parlare di occupazione. Tra i provvedimenti, staffetta generazionale, implementazione della formazione e rimodulazione degli orari lavorativi.
Dopo quarant’anni di lavoro Andrea e Luca Franceschini, piccoli imprenditori di Casalecchio di Reno, a Bologna, vorrebbero godersi la pensione. Ma a chi tramandare il proprio sapere e la propria storia se non ci sono figli o nipoti disponibili a rilevare l’attività? Così, con un annuncio sul giornale, i due fratelli bolognesi si sono messi alla ricerca di due o tre ragazzi con “tanta voglia di fare” a cui lasciare il laboratorio ereditato dal padre.
Sono partiti un po’ in anticipo, visto che la pensione arriverà nella primavera del 2021, in modo da poter formare i loro successori e lasciare il lavoro con serenità. Una staffetta generazionale home-made, insomma. Ed è proprio il ricambio intergenerazionale nel mondo del lavoro a costituire uno dei temi che verranno esposti dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, nella prossima Legge di Bilancio presentata nel mese di ottobre. Si tornerà a parlare di un ventaglio di proposte per rilanciare l’occupazione dopo le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria. Tra i provvedimenti, oltre alla possibile staffetta generazionale che prevede incentivi sulle assunzioni dei giovani e l’accompagnamento dei più anziani al pensionamento, sembra esserci anche l’implementazione dei programmi di formazione e la rimodulazione dell’orario di lavoro. Una proposta discussa con i sindacati, in cerca di un accordo.
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