Mark Miodownik è un docente di scienza all’University College di Londra e da diversi anni rincorre un solo obiettivo: poter riciclare la plastica al 100%. Lo ha raccontato nel documentario “Plastic Fantastic” per la BBC in cui ha spiegato come i prodotti di consumo siano composti da più tipi di plastica, rendendoli difficilmente riciclabili. “La maggior parte degli oggetti della nostra quotidianità è composta da più plastiche assemblate insieme per conferire al prodotto diverse proprietà desiderabili sia dai consumatori che dai produttori: per poterle riciclare dovremmo separarle l’una dall’altra, ma si tratta di un processo piuttosto costoso”, ha spiegato il cinquantenne britannico. Per ovviare a questo problema, la comunità scientifica sperimenta da anni numerose soluzioni che potrebbero essere adottate a livello globale. Per poterle attuare, però, è indispensabile che le varie tipologie di rifiuti vengano divise casa per casa per arrivare ai punti di raccolta già separate.
Secondo un sondaggio indipendente condotto a livello europeo, i cittadini over 60 del Vecchio Continente sono veri e propri maestri in questo. Da quanto emerso nella ricerca, infatti, gli europei sono generalmente ben consapevoli dell’importanza di riciclare gli imballaggi di cibi e bevande, ma le generazioni senior risultano più informate e impegnate rispetto a quelle più giovani. Un dato che si riflette anche sulla popolazione italiana, anche se in maniera inferiore rispetto alla maggior parte degli europei. Gli italiani, infatti, sono tra quelli che hanno imparato meglio le buone maniere ambientali tanto che il 99% dei cittadini del Bel Paese afferma di riciclare correttamente gli imballaggi di plastica. E i dati lo confermano: gli italiani sono preceduti solo da svizzeri e austriaci per quanto riguarda la raccolta differenziata della plastica, mentre risultano i secondi in Europa per quanto riguarda il riciclo del vetro.
C’è anche chi decide di riciclare la plastica in maniera creativa dando vita a vere e proprie opere d’arte e ad oggetti di uso comune. Navigando su Internet, infatti, alcuni siti come 5-Minute Crafts e Nifty offrono numerosi spunti per mettere in pratica la “tecnica del ri-uso”: guardando i video proposti da queste piattaforme è possibile creare oggetti per la casa, decorazioni e anche pensierini indicati per le festività natalizie. Ad esempio, i tappi delle bottiglie possono diventare comodi sottobicchieri, le cannucce vengono divise in piccoli pezzi e trasformate in colorati bottoni o, ancora, incollate tra loro per costruire scatole portaoggetti. Alcune parti delle bottiglie di plastica possono diventare bracciali e orecchini, gli imballaggi delle merendine possono essere lavorati per diventare pochette alternative e persino i blister usati dei medicinali possono trasformarsi in soprammobili ed elementi di arredo. I senior sembrerebbero particolarmente indicati a questo tipo di attività: secondo recenti studi neuroscientifici, infatti, più si invecchia e più il cervello è costretto ad adattarsi ad alcuni cambiamenti, aumentando le capacità creative. La soddisfazione per aver realizzato cose utili per sé e per gli altri in attività come il bricolage e il fai da te, inoltre, aumenta il senso di partecipazione alla vita sociale e aiuta a mantenere un ruolo attivo e costruttivo nel rapporto con gli altri. Un vero e proprio mondo che unisce l’amore per l’ambiente al benessere psicologico.
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