Una ricerca sui farmaci dimostra che in Italia, negli ultimi vent’anni, la mortalità per le patologie croniche è diminuita del 40%. Inoltre, sono aumentate le persone che hanno superato i dieci anni dalla diagnosi di un tumore.
A dirlo sono i dati raccolti nell’ultimo Report sugli indicatori farmaceutici 2023 del Centro Studi Farmindustria, che presentano un quadro incoraggiante in relazione all’aspettativa di vita nel nostro paese, cresciuta di sei mesi in due anni.
I numeri della ricerca
La mortalità generale è scesa del 28%, le persone guarite grazie ai farmaci contro l’epatite C sono 260 mila, i farmaci per le malattie rare sono passati dai 7 del 2007 ai 120 di oggi, le vaccinazioni consentono di controllare la diffusione di molte malattie, e tante patologie croniche hanno trovato terapie avanzate.
L’Italia rappresenta uno dei principali poli farmaceutici al mondo, con 49 miliardi di euro di valore della produzione, e oltre 68mila impiegati nel settore. Nel 2022 le imprese del farmaco hanno investito 1,9 miliardi di euro in ricerca e sviluppo, il 6,8% del totale degli investimenti in Italia. La crescita negli ultimi cinque anni è stata del 20%, e si è indirizzata soprattutto sui farmaci di sintesi chimica, vaccini, plasmaderivati, terapie avanzate. Oltre 700 milioni di euro sono stati destinati alla ricerca clinica, spesso nelle strutture del Servizio sanitario nazionale. E hanno reso disponibili ai pazienti terapie innovative oltre agli esami diagnostici di controllo.
L’industria farmaceutica italiana
L’industria farmaceutica in Italia è caratterizzata da un contributo bilanciato di aziende a capitale italiano per il 40% e a capitale internazionale per il 60%. Siamo primi fra i grandi Paesi europei per presenza di imprese a capitale statunitense, tedesco, francese, svizzero e giapponese. Per quanto riguarda i vaccini, è un polo internazionale per le imprese a capitale anglosassone.
Domanda farmaceutica
La spesa pubblica e privata per i medicinali venduti in farmacie e parafarmacie, compresi quelli senza obbligo di prescrizione, è stata di 18,3 miliardi di euro nel 2022. All’interno della spesa sanitaria complessiva, quella farmaceutica rappresenta il 16% del totale.
L’importanza della ricerca per la longevità
“Laddove c’è stato un aumento della percentuale di malattie legate all’allungamento della vita media e alla percentuale di crescita della popolazione anziana – ha dichiarato al Sole24Ore Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria – è merito di quanto avvenuto dagli anni Cinquanta a oggi grazie alla ricerca, ai nuovi farmaci e ai corretti stili di vita. Siamo riusciti ad allungare l’aspettativa di vita di un mese ogni quattro, e la ricerca farmaceutica ha inciso tanto”.
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