Un focus Censis-Assindatcolf rileva che da marzo 2020 almeno tre over 65 su dieci e quasi un over 75 su due hanno visto peggiorare la propria salute. Anche a causa della riduzione dei servizi per la cura e l’assistenza. A subirla, una famiglia su tre durante la pandemia. Aumentano i carichi di lavoro domestico che gravano su donne e anziani.
Pandemia uguale meno salute, cure e assistenza per i più fragili. Per almeno tre anziani su dieci l’emergenza pandemica ha significato un peggioramento della propria salute. Così come una famiglia su tre ha dovuto fronteggiare la riduzione dei servizi dedicati alla cura e all’assistenza. A rilevarlo, è il rapporto Censis – Assindatcolf (Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico) “Welfare familiare e valore sociale del lavoro domestico in Italia” nel focus dedicato in particolare ad analizzare la situazione delle famiglie datrici di lavoro domestico nella lunga coda della pandemia. “A causa della pandemia – dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf – oltre un terzo degli anziani ha visto peggiorare la propria salute e, parallelamente, la disponibilità di servizi e di cura. Un allarme che non dovrebbe essere sottovalutato e su cui invitiamo le istituzioni ed il Governo a riflettere”.
Report Censis-Assindatcolf: peggiora la salute dei più anziani e dei più soli
Secondo una rielaborazione di dati Istat “nel 2019, ovvero prima dell’avvento della pandemia – spiega Andrea Toma, direttore di ricerca del Censis che ha curato l’indagine commissionata da Assindatcolf – gli anziani con malattie croniche gravi rappresentavano il 43,2% degli over 65. Mentre il 10,6% aveva gravi difficoltà a prendersi cura della propria persona. Parliamo di circa 1 milione 430 mila persone che per far fronte alle esigenze quotidiane erano costrette ad affidarsi al sostegno dei propri parenti (oltre un milione e 200mila); all’intervento di volontari (poco meno di 200mila); a richiedere assistenza a pagamento (oltre mezzo milione si è rivolto a badanti o ad altre figure dedicate alla cura della persona)”.
Secondo i dati Censis-Assindatcolf, da marzo 2020 il 26,3% delle persone intervistate ha subito un peggioramento delle proprie condizioni di salute. A veder peggiorare la propria salute sono soprattutto over 65 (34,9%) e fra questi gli over 75 (44,4% dei casi); persone che vivono da sole (37,0%) e coppie senza figli (27,9%). Se si considera che all’interno del campione intervistato il 57,0% degli over 75 vive da solo – sottolinea l’indagine -, “il peggioramento della salute appare particolarmente diffuso proprio fra le persone più avanti con l’età e con una rete di prossimità più debole”.
Per una famiglia su tre mancano servizi di assistenza adeguati nell’emergenza
Ancora, negli ultimi 18 mesi ben il 33,1% delle famiglie ha affrontato un peggioramento nella fruizione dei servizi per il nucleo familiare. Si tratta in particolare di genitori single con figli (38,2%) e persone sole (35,5%). Ancora una volta, inoltre, un terzo dei più colpiti è over 75 (34,5%); di poco superati nell’insoddisfazione dagli under 50 (36,3%). Solo il 2,0% ha notato un miglioramento nella possibilità di accedere o usufruire dei servizi per la famiglia; mentre il 64,9% non ha rilevato significativi cambiamenti nell’offerta. “Anche in questo caso – spiega il report – la condizione di unico componente o di unico genitore mostra una maggiore sensibilità alla possibilità di poter disporre di servizi adeguati”. Questo nonostante servizi sociali come l’assistenza domiciliare e le strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociale siano stati inseriti dal Decreto Rilancio (decreto legge n.34/2020) fra i servizi pubblici essenziali da garantire con continuità nell’emergenza Covid-19.
Report Censis-Assindatcolf: il lavoro domestico grava sempre più su donne e anziani
Ad incidere sulle condizioni di salute, anche la cura della famiglia, che ricade sempre più sulle donne anche in età matura. Il report ha rilevato infatti che negli ultimi 18 mesi il sovraccarico di “faccende domestiche” è aumentato anche nelle famiglie che hanno alle proprie dipendenze una colf, una badante o una baby sitter. L’86,4% delle donne svolge infatti attività per la cura della casa e della famiglia, e il 23,9% lo fa per più di 24 ore alla settimana. La percentuale di uomini impegnati in attività domestiche è del 74,1% e solo nell’11,5% dei casi per più di 24 ore a settimana.
“Un carico rilevante nelle attività casalinghe si riscontra anche tra le persone più anziane” evidenzia il report. Lo dimostrano i numeri. L’83,6% di chi ha un’età compresa tra 61 e 75 anni e il 56,9% degli over 75 si occupano quotidianamente della cura della casa e della famiglia. Ad aver un’occupazione anche fuori dalle mura domestiche sono il 58,7% delle donne (di cui il 17,4% con un orario di lavoro superiore alle 40 ore settimanali); il 57,8% degli uomini (il 28,1% lavora oltre 40 ore). Ma il peso del lavoro domestico colpisce maggiormente le lavoratrici. Svolgere le faccende domestiche è molto faticoso per 10 donne su 100 (contro il 3,6% degli uomini); abbastanza faticoso per il 62% (a fronte del 47,8% degli uomini).
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