Il volontariato non ha età. Lo dimostra una storia che viene da Ivrea e che ha come protagonista Renata Urbani, volontaria della Croce Rossa di Albiano d’Ivrea. Renata ha 87 anni e fa i turni presso il centro vaccinale di San Giovanni, in quello che è considerato il capoluogo del Canavese.
Ha già completato quasi settanta turni di lavoro ed è diventata una vera istituzione. Eppure, a sentirla parlare, lei non crede di fare nulla di speciale. “Un po’ di salute e tanta buona volontà”: questo è il suo motto. “Sono sola, sono in buona salute, mi sento in dovere di fare qualcosa per gli altri, a maggior ragione in questo delicato momento in cui stiamo combattendo contro il Covid”, ha dichiarato recentemente ad un quotidiano locale.
Ha scoperto il mondo del volontariato trent’anni fa e da quel momento ne ha fatto una missione di vita. É stata anche volontaria in Pronto Soccorso, all’interno di un ambulatorio che però, causa Covid, è stato chiuso.
Domenica 17 Ottobre è stato il suo compleanno e le hanno organizzato una festa in grande stile. Renata era ignara di tutto, per lei è stata una sorpresa. Quel giorno non doveva essere in servizio, ma l’hanno chiamata dicendo che c’era un’emergenza e lei non ci ha pensato due volte a correre lì.
Aveva da poco iniziato il servizio quando ha visto arrivare il primo cittadino di Albiano, Rossana Tezzon, e quello di Ivrea, Stefano Sertoli. A quel punto ha capito ed è stata per lei una grande emozione vedere tanto affetto intorno. C’era la torta con le candeline. Ma la sorpresa più grande doveva ancora arrivare. Per il suo compleanno infatti ha ricevuto una lettera firmata nientemeno che dal commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Franco Paolo Figliuolo. Una missiva per elogiare e complimentarsi per l’impegno esemplare di Renata. E questo sì, per la crocerossina di Ivrea, è stato un riconoscimento di gran prestigio.
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