La geografia delle restrizioni per arginare la diffusione del Covid-19 è in continua evoluzione. E con essa le misure previste in base al livello di rischio.
Secondo l’ultimo Report settimanale del Ministero della Salute (26 ottobre-1° novembre), la situazione in alcune zone del nostro Paese è molto critica. Così si è andata progressivamente ampliando l’area delle Regioni poste in zona arancione o rossa. Qui le limitazioni sono via via più severe e più spesso è necessario motivare gli spostamenti con un’autodichiarazione.
L’autodichiarazione, quando è necessaria e quando si rischia una multa
Sulla base dell’ultimo Dpcm il Ministero dell’Interno ha fatto chiarezza con una circolare su dove e quando è necessario giustificare lo spostamento, munendosi dell’autodichiarazione (il modulo del Ministero dell’interno).
Chi ne è sprovvisto però non incorre in sanzioni. Può rilasciare l’autodichiarazione direttamente sui moduli prestampati in dotazione alle forze di polizia statali e locali.
Le multe fioccano nel caso di false dichiarazioni e vanno da 400 a 1.000 euro. Più grave, invece, se non si non rispetta la quarantena. In questo caso scatta la denuncia penale, con la possibilità di arresto da 3 a 18 mesi e una multa fino a 5.000 euro.
Regioni in fascia gialla: l’autodichiarazione serve dalle 22.00 alle 5.00
L’area gialla, quella della criticità moderata, dove le misure sono più leggere, si è ristretta rispetto al 6 novembre scorso. Con l’ordinanza del Ministero della Salute del 10 novembre, infatti, ben 5 regioni sono state “trasferite” nell’area arancione. Quindi nell’area gialla si trovano: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia di Trento, Sardegna e Veneto. In queste Regioni, come chiarisce la circolare del Viminale, l’autocertificazione è necessaria solo ed esclusivamente per gli spostamenti motivati da ragioni di salute, lavoro e necessità effettuati durante il divieto di circolazione, e cioè dalle 22 alle 5.00.
In ogni caso, riferendosi alle disposizioni del Dpcm, la circolare sottolinea la «forte raccomandazione a tutte le persone fisiche, per la restante parte della giornata, a non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi».
Regioni in fascia arancione: l’autodichiarazione anche tra un Comune e l’altro
Nell’area arancione, quella con criticità medio-alta, oltre alla Sicilia e alla Puglia, dall’11 novembre vi rientrano anche Abruzzo, Umbra, Basilicata, Liguria e Toscana. In queste Regioni l’autodichiarazione non serve se gli spostamenti avvengono all’interno dello stesso Comune di domicilio, abitazione o residenza. Eccetto quando gli spostamenti avvengono dalle 22.00 alle 5.00. Ma l’autodichiarazione è necessaria anche quando ci si sposta da un Comune all’altro. Le motivazioni sono sempre le medesime: lavoro, studio, salute e necessità (ad esempio, l’acquisto di un bene non disponibile nel proprio Comune). Ad ogni modo si raccomanda di limitare all’indispensabile gli spostamenti, ma anche di effettuarli, di massima, raggiungendo il luogo più vicino dove comunque sia possibile la soddisfazione della propria esigenza.
Regioni in fascia rossa: autodichiarazione persino per l’attività motoria
Anche quest’area, quella con il rischio massimo, si sta allargando. Dal 6 novembre ne fanno parte Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e, dal 9 novembre, anche la Provincia Autonoma di Bolzano. Nelle aree rosse lo spostamento va sempre motivato con un’autodichiarazione anche all’interno del proprio Comune di domicilio, abitazione o residenza. Lo spostamento deve essere motivato da ragioni di lavoro, salute o altra necessità. L’autocertificazione serve anche per l’attività motoria (una semplice passeggiata) o sportiva da svolgersi nei pressi dell’abitazione.
La regola generale è quella di limitare all’indispensabile gli spostamenti, ma anche di effettuarli, di massima, raggiungendo il luogo più vicino per soddisfare le varie esigenze. Inclusa la partecipazione alle funzioni religiose.
L’autodichiarazione per chi opera nel volontariato
Chi è impegnato nel volontariato sociale, nell’ambito di una associazione o in convenzione con Enti Locali, può svolgere attività di assistenza a favore di persone in condizione di bisogno anche durante il divieto di spostamento dalle 22.00 alle 5.00 e anche all’interno delle aree rosse. Si tratta di uno spostamento consentito e da motivare – anche qui – attraverso un’autodichiarazione.
Per tutte le informazioni sulle disposizioni per ciascuna area (gialla, arancione e rossa) è disponibile sul sito del Governo una sezione dedicata alle domande più frequenti.
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