Secondo alcune statistiche, dopo un ricovero di medicina riabilitativa, si registra per molte patologie una scarsa (se non mancata) aderenza alle cure farmacologiche. E se è già complesso far rispettare le prescrizioni dei farmaci, possiamo immaginare cosa succeda con l’esercizio fisico. Praticamente, una totale debacle.
Difficile spingere i pazienti a rispettare, in casa, la terapia nel suo complesso. Servono stimoli capaci di indurli all’autoconsapevolezza. Alla Fondazione IRCCS Maugeri di Pavia, in collaborazione con l’Ateneo pavese, sembrano essere arrivati ad una soluzione.
La riabilitazione? Un gioco, anzi “un videogioco”
Grazie anche alla partecipazione del Dipartimento di Ingegneria della Federico II di Napoli e di alcune aziende della Lombardia, è stato così possibile realizzare RE-Hub-ILITY, ovvero Rehabilitative pErsonalized Home System and vIrtuaL coaching for chronIc Treatment in elderlY. Un nome complesso per un progetto in realtà “divertente”: una piattaforma intelligente che supporta la riabilitazione domiciliare. È stato finanziato dalla Lombardia con 3,8 milioni di euro provenienti dai Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale e durerà fino al 30 maggio 2022.
Una macchina come allenatore
RE-Hub-ILITY è più preciso del migliore occhio clinico. Può valutare in modo esatto l’esecuzione di un movimento e stabilire quindi l’efficacia di un trattamento. Per di più a domicilio. Ci riesce grazie a nuove tecnologie che monitorano tutti i parametri, quelli pre- e quelli post-trattamento, nonché i feedback in tempo reale dei movimenti. Inoltre, RE-Hub-ILITY impiega gli exergame, giochi elettronici studiati per far svolgere al paziente movimenti precisi. Tutto questo interagendo con un monitor e dispositivi indossabili, come sensori e accelerometri, e altri dispositivi ambientali, come telecamere e rilevatori di posizione.
Exergame, la nuova frontiera della riabilitazione neuromotoria
Il termine exergame deriva dalla fusione di due parole inglesi exercise e gaming. Si usa per definire il connubio tra il supporto virtuale visivo e grafico dei videogiochi (gaming) con un vero e proprio esercizio fisico (exercise). Si differenziano dai generici videogiochi per il tipo di interazione: non più solo la classica interazione occhio-mano, qui è il corpo a trasformarsi in uno strumento con cui gestire i comandi di gioco.
La riabilitazione neuromotoria è fondamentale per chi è stato colpito da patologie neurologiche come ictus, Parkinson e sclerosi multipla (solo per citarne alcune). Ma lo è anche per chi soffre di malattie croniche e ha bisogno di esercizi mirati.
L’allestimento a domicilio di RE-Hub-ILITY presenta costi relativamente contenuti e all’attività fisica si possono affiancare compiti di tipo cognitivo. Nel progetto è previsto l’affiancamento di un operatore umano, ma in realtà l’obiettivo è di superare persino il concetto di telemedicina. Si vuole creare infatti un sistema che dia sempre più autonomia al paziente e che interagisca senza il continuo intervento del medico.
(Immagine: RE-Hub-ILITY)
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