Con il riscaldamento climatico e la sovrappopolazione aumentano le colonie di ratti nelle città di tutto il mondo. Lo studio su Science Advances
Gli avvistamenti di ratti sono diventati sempre più comuni in molte città del mondo. Secondo un nuovo studio su 16 città in tutto il mondo la colpa di questo sovrappopolamento è da imputare al riscaldamento climatico. Per censire il numero dei roditori, sempre molto schivi, i ricercatori hanno esaminato tutti gli avvistamenti e le ispezioni in 16 metropoli. Amsterdam e New York sono in cima alla classifica.
Allarme roditori: ecco le città più infestate
Alcune città come Roma, Parigi e Londra non rientrano nel range per mancanza di dati disponibili. Negli Stati Uniti il maggior numero di avvistamenti di ratti spetta a Washington e San Francisco seguite da Toronto (Canada) e New York. In particolare, la popolazione di Washington ha il 50% in più di avvistamenti di quest’ultima. Tokyo (14°) e New Orleans (16°), hanno assistito ad un forte calo di presenze.
Un problema legato al cambiamento climatico e ai rifiuti abbandonati
Il motivo di questo aumento allarmante è dovuto al prolungamento dell’attività sessuale e riproduttiva (legata ai periodi caldi) e alla enorme quantità di cibo abbandonato. Infatti, le città che hanno sperimentato maggiori aumenti di temperatura nel tempo hanno visto maggiori aumenti di ratti. Come pure le città con una maggiore densità abitativa e una maggiore urbanizzazione.
Ogni mamma ratto fa sedici figli
Per Jonathan Richardson, biologo dell’Università di Richmond e autore principale dello studio “Un inverno più breve e una primavera anticipata offrono ai ratti un periodo di attività più lungo, consentendo loro di riprodursi più frequentemente. Questi mammiferi possono avere fino a 16 piccoli per cucciolata e più cucciolate all’anno. E con un ciclo riproduttivo così rapido, anche poche settimane in più di condizioni climatiche favorevoli possono portare a un aumento esponenziale della popolazione.
27 miliardi di dollari di danni: il costo dell’invasione dei ratti negli USA
Le persone sono infastidite dalla loro presenza per la paura innata di un organismo che può minacciare la salute. I ratti, infatti, sono presenti in tutti i continenti tranne l’Antartide. Sono accusati di danneggiare le infrastrutture, consumare i raccolti e contaminare le scorte alimentar, causando solo negli Usa 27 miliardi di dollari di danni. Le malattie associate includono leptospirosi, sindrome polmonare da hantavirus, tifo murino e peste bubbonica.
Prevenire invece che eliminare: le alternative ai rodenticidi
Negli ultimi decenni, gli sforzi per sopprimere o sradicare i ratti sono stati principalmente affidati a sostanze chimiche o trappole rodenticide letali. Invece che ad opzioni non letali che renderebbero l’ambiente meno adatto (ad esempio, proteggendo gli sprechi alimentari e rimuovendo i rifugi). A livello globale, si legge sempre nello studio, gli sforzi di controllo associati a questa “guerra ai ratti” costano circa 500 milioni di dollari ogni anno.
Una soluzione collettiva: il caso di New Orleans e Tokyo
Si possono trarre interessanti insegnamenti dalle città coinvolte nello studio. Ad esempio, il dipartimento di New Orleans incaricato del controllo dei roditori conduce una sorveglianza proattiva dell’attività dei ratti. E ha aumentato gli sforzi per coinvolgere altri dipartimenti e residenti della città in opzioni di istruzione e controllo. Tokyo ha elevate aspettative culturali di igiene che promuovono standard igienico-sanitari. Amplificate dalle piattaforme social dove le persone possono rapidamente pubblicizzare le condizioni non igieniche e i ratti che vedono in città.
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