Il recente Rapporto Svimez 2019, prodotto dall’Associazione per lo Sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, ha fatto emergere una cospicua mole di dati sull’attuale situazione del Sud Italia.
Fra questi, si segnalano quelli che stanno determinando il maggiore impatto indiretto sulle fasce della popolazione meridionale in età avanzata. Uno fra tutti, l’emigrazione. Nel periodo 2002-2017 infatti sono emigrate dal Mezzogiorno 2 milioni persone e, nel solo 2017, sono andati via 132.000 meridionali, con un saldo negativo di circa 70.000 unità. Nel rapporto si legge che “al netto dei rientri, il saldo migratorio interno è stato negativo per 852.000 unità”. Svimez segnala, fra l’altro, che “la ripresa dei flussi migratori rappresenta la vera emergenza meridionale” la quale determina una perdita di popolazione, soprattutto giovanile e qualificata, solo in parte compensata da flussi di immigrati con basse competenze. Tale dinamica provoca, proprio al Sud, uno spopolamento ed un invecchiamento progressivo dei centri sotto i 5.000 abitanti.
Anche la qualità dei servizi erogati ai cittadini ha risentito dell’indebolimento delle politiche pubbliche nel Sud. Lo studio ha evidenziato soprattutto una minore quantità e qualità delle infrastrutture sociali che riducono i diritti fondamentali di cittadinanza, come quelli relativi alla sicurezza, agli standard di istruzione e ai servizi sanitari e di cura.
Quanto a questi ultimi, che riguardano più da vicino le fasce anziane di popolazione, spicca il divario di posti letto ospedalieri per abitante nel comparto sanitario: 28,2 posti letto di degenza ordinaria ogni 10.000 abitanti al Sud, contro 33,7 al Centro-Nord. Tale divario si amplia nel settore socio-assistenziale, nel quale il ritardo delle regioni meridionali riguarda soprattutto i servizi per gli anziani.
Infatti, per ogni 10.000 utenti anziani, 88 usufruiscono di assistenza domiciliare integrata con servizi sanitari al Nord, 42 al Centro, appena 18 nel Mezzogiorno. Se si va a disaggregare il dato all’interno di quest’ultimo territorio, si trovano notevoli differenze fra regione e regione: in Basilicata usufruiscono di assistenza domiciliare 4 over 65 ogni 10.000 utenti anziani, in Molise 8, in Sardegna 11, in Sicilia 15. I posti letto nelle strutture residenziali e semi residenziali, comprensivi degli istituti di riabilitazione, ogni 10.000 persone (non solo anziani) sono 73,47 al Centro-Nord, e 21,21 al Mezzogiorno, con punte di appena 9,85 in Sicilia e 14,28 in Campania.
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