Secondo il Rapporto Lottomatica-Censis, nell’ultimo anno quasi 23 milioni di italiani hanno giocato almeno una volta al Lotto, al Superenalotto, al Bingo, alle slot machine o hanno fatto scommesse sportive.
A dirlo è il secondo Rapporto Lottomatica-Censis che attraverso le risposte degli intervistati ha dimostrato che il gioco, nei suoi canali legali, è una scelta trasversale che piace a giovani (65,2%), adulti (56,7%) e anziani (16,5%).
La mappa dei giocatori
Giocano di più le persone a basso reddito (53,1%), che vivono in grandi comuni (58,2%), in particolare al Sud e nelle Isole (57,1%). Si tratta in prevalenza di uomini (54%) rispetto alle donne (40,4%).
Il 56,4% dei giocatori non disdegna il gioco anche online e riguardo alle motivazioni il 61,1% degli intervistati ha dichiarato di farlo per divertimento; il 59,5% spera di vincere; il 22% lo vive come una passione; il 17% come un’abitudine e il 2,8% come un modo per relazionarsi con gli altri.
Gioco legale e illegale
Il 77,4% degli intervistati ritiene che il gioco legale, gestito dallo Stato, serva a mettere un freno a quello illegale, gestito dalla criminalità organizzata; il 91,3% ritiene che lo Stato debba regolare il gioco a tutela del consumatore e per l’87,7% degli italiani il rispetto delle regole dipende anche dalla qualità e dall’affidabilità dei concessionari che gestiscono i giochi. Solo il 19,4% del campione non crede al nesso tra divieto del gioco legale e rafforzamento di quello illegale.
La sensibilizzazione sul gioco
Lo Stato deve sensibilizzare e informare sui rischi di dipendenza per l’89,7% di coloro che hanno risposto al questionario, ma ciascuno deve poi essere libero di decidere se e come giocare. In questo senso il 78,5% ritiene utile la creazione nei luoghi di gioco di punti informativi.
Le risposte degli over 65
I senior sono i più convinti, fra le diverse face d’età, che limitare il gioco legale potrebbe aumentare quello illegale, con vantaggi per la criminalità organizzata (66,2% ). Allo stesso tempo però gli over 65 dichiarano di giocare con moderazione: solo il 4,1% lo fa spesso, mentre il 12,4% qualche volta. L’83,5% dichiara di non aver mai giocato nell’ultimo anno. Gli anziani si dimostrano i più convinti della necessità di informare e sensibilizzare sui rischi di dipendenza che il gioco può causare (89,6%), pur nella libertà di ognuno di decidere per sé.
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