Due anni di pandemia hanno evidenziato le criticità del nostro sistema-socioeconomico e i dati della Capitale presentati nel Rapporto Caritas Roma confermano l’aggravarsi delle disuguaglianze già esistenti. Analizzando il periodo compreso fra il 1° gennaio 2020 e il 30 giugno 2021, si nota anche la nascita di nuove forme di povertà. Come quella di chi ha un lavoro, ma percepisce comunque un reddito inadeguato.
Rapporto Caritas Roma: differenze di età e di zone della città
Il 23,6% degli abitanti, quasi una persona su quattro, vive in uno stato di disagio economico; il 10,3% è in grave deprivazione materiale; il 14,1% è a rischio povertà mentre il 6% arriva con fatica alla fine del mese. Quattro cittadini su dieci hanno un reddito inferiore ai 15 mila euro e, se si guardano le diverse fasce di età, le persone con una situazione economica più favorevole sono i senior.
La popolazione tra i 60 e i 74 anni, infatti, raggiunge una media di poco più di 31mila euro annui pro capite. I giovani fino a 29 anni hanno invece un reddito medio disponibile inferiore ai 10 mila euro e anche fra i diversi Municipi ci sono ampie differenze. Ad esempio nel VI°, che comprende le aree di Torre Maura, Tor Vergata e Borghesiana, il reddito medio annuo è 17.460 euro (nel caso di cittadini italiani è pari a 18.571 euro e nel caso di stranieri si abbassa a 11.113 euro). Mentre nel I° arriva a 39.011 euro (42.497 euro per i cittadini italiani e 18.429 euro per gli stranieri).
Nel frattempo, sono aumentate le persone che vivono da sole e che rappresentano quasi il 45% dei residenti contro il 44,6% del 2020. Con una media di abitanti per famiglia di 2,15. Una conseguenza della crisi demografica che si fa sentire. Se in Italia ci sono 180 ultra 65enni ogni 100 minori di 14 anni, a Roma il rapporto è di un minore ogni sette anziani nel centro storico e di uno ogni tre nella periferia est.
Rapporto Caritas Roma: la situazione “lavoro”
Un dato allarmante che riguarda la Capitale è legato al cosiddetto lavoro povero. Se il tasso di mancata partecipazione al lavoro infatti è pari al 14,4%, l’incidenza dei lavoratori che hanno contratti a termine da più di cinque anni è del 21%. Ci sono poi gli occupati con lavoro dipendente che hanno una retribuzione inferiore ai 2/3 della media. Una fetta di popolazione che a Roma raggiunge il 13,5%, superando altri grandi comuni come Milano, Bologna, Genova, Firenze e Torino.
L’associazionismo e gli aiuti nella Capitale
Il Rapporto Caritas riporta anche i dati sull’aiuto dell’associazione nei confronti di chi ha bisogno: 553mila pasti all’anno distribuiti in tre mense, oltre 2 mila posti letto per persone senza fissa dimora e oltre 3 mila tessere per fare la spesa negli Empori della solidarietà. E non manca neppure un cenno al PNRR, Piano nazionale di ripresa e resilienza, e al fatto che l’Italia sia la prima beneficiaria del Next Generation Eu per 191,5 miliardi di fondi da impiegare entro il 2026. La vera sfida sarà, infatti, come impiegare al meglio queste risorse fra inclusione sociale, lavoro, piani per la non autosufficienza e sanità.
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