Negli ultimi anni, l’aspettativa di vita in Europa ha subito un rallentamento significativo, con l’Italia che ha registrato una diminuzione media annua di 0,36 anni. Questa tendenza, iniziata nel 2011, è stata recentemente analizzata in uno studio pubblicato su The Lancet Public Health dall’Università dell’East Anglia.
Il fenomeno sta sollevando preoccupazioni tra gli esperti, che evidenziano un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti, quando l’aspettativa di vita era in costante aumento grazie ai progressi della medicina.
Le cause del rallentamento della longevità
Diversi fattori contribuiscono a questa tendenza. Uno degli aspetti principali è legato agli stili di vita: l’aumento dell’obesità, il consumo eccessivo di cibi ultraprocessati e una maggiore sedentarietà stanno incidendo sulla salute della popolazione europea. A questo si aggiungono problematiche legate all’accesso alle cure mediche, con sistemi sanitari sotto pressione in molti paesi.
Un ruolo determinante lo ha avuto anche la pandemia di COVID-19, che ha causato un’impennata della mortalità in tutta Europa, specialmente tra le fasce più anziane della popolazione. Secondo gli esperti, l’effetto della pandemia sull’aspettativa di vita potrebbe protrarsi per anni a causa delle conseguenze a lungo termine sulle persone colpite dal virus e sui sistemi sanitari.
Tra le altre cause individuate dagli studiosi, ci sono anche fattori socioeconomici. In molte nazioni europee, le disuguaglianze economiche stanno aumentando, con fasce di popolazione più vulnerabili che hanno un accesso limitato a cure di qualità e a condizioni di vita favorevoli.
Inoltre, l’invecchiamento demografico in alcuni paesi pone ulteriori sfide, poiché le società devono far fronte a un numero crescente di anziani con esigenze sanitarie complesse.
L’Italia tra i paesi più colpiti
In Italia, l’aspettativa di vita ha mostrato una crescita annuale di 0,24 anni tra il 1990 e il 2011. Tuttavia, dal 2011 al 2019, questo incremento è rallentato a 0,19 anni all’anno. Il fenomeno si è aggravato con la pandemia di COVID-19, che ha portato a una riduzione media annua di 0,36 anni.
Questi dati indicano un chiaro cambio di rotta rispetto ai decenni precedenti, quando l’Italia era considerata uno dei paesi più longevi al mondo.
Sebbene la speranza di vita degli italiani rimanga tra le più alte in Europa, il rallentamento della crescita rappresenta un campanello d’allarme che richiede interventi mirati.
Confronto con altri paesi europei
Il rallentamento dell’aspettativa di vita non è uniforme in tutta Europa. Alcuni paesi hanno subito un calo più marcato, mentre altri sono riusciti a contenere il fenomeno. Ad esempio, l’Inghilterra ha registrato una delle frenate più significative, con un rallentamento più marcato rispetto alla media europea.
Al contrario, nazioni come la Norvegia hanno mantenuto tassi di crescita più stabili, grazie a politiche sanitarie efficaci e a stili di vita più salutari. La capacità di alcuni paesi di rispondere meglio alle sfide legate alla salute pubblica evidenzia l’importanza di politiche sanitarie lungimiranti e di un forte investimento nella prevenzione.
Strategie per invertire la tendenza
Per contrastare questo trend negativo, è fondamentale adottare misure mirate. Gli esperti suggeriscono diverse strategie per migliorare l’aspettativa di vita:
– Promozione di stili di vita attivi: incentivare l’attività fisica attraverso campagne di sensibilizzazione e infrastrutture adeguate.
– Educazione alimentare: informare la popolazione sui benefici di una dieta equilibrata e sui rischi associati ai cibi ultraprocessati.
– Politiche sanitarie preventive: implementare programmi di prevenzione per malattie croniche e monitoraggio della salute pubblica.
– Riduzione delle disuguaglianze economiche: garantire un accesso equo alle cure mediche per tutte le fasce della popolazione.
– Miglioramento dell’assistenza agli anziani: sviluppare sistemi di assistenza più efficienti per la popolazione in età avanzata.
Interventi di questo tipo possono contribuire a migliorare la qualità della vita e a ripristinare l’aumento dell’aspettativa di vita in Europa. Tuttavia, per ottenere risultati concreti, è necessario un impegno coordinato tra governi, istituzioni sanitarie e cittadini.
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