Potrebbe sembrare un avvertimento poco cortese, invece R-Estate a distanza è il nome di un progetto nato per supportare i senior in questo periodo. In particolare, per aiutarli a comunicare tramite tablet, superando così i limiti imposti dall’attuale confinamento che stiamo vivendo. Pur tutelando la loro salute fisica, infatti, questo alla fine può produrre effetti negativi sul piano psicologico e relazionale.
Che cos’è R-Estate a distanza
Ma di cosa si tratta esattamente? È molto semplice: il progetto prevede che alcuni dispositivi, destinati ai senior, vengano “equipaggiati” con App semplificate. Queste saranno utili per comunicare a distanza. Non solo: sarà possibile svolgere con questi anche attività ricreative di intrattenimento, di informazione e di stimolazione cognitiva. Inoltre, cinque partecipanti saranno coinvolti in un esperimento, montando un dispositivo anticaduta e di tracciamento GPS.
Il supporto della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Il progetto ha ovviamente i suoi costi. Fortunatamente la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha confermato il suo impegno economico. Con il suo contributo si potranno coprire parte dei costi degli operatori sociali che collaboreranno al progetto. Dall’inizio della pandemia, infatti, sono rimasti senza lavoro. Un modo quindi per sostenere tanto il mondo dei senior quanto quello del lavoro.
«La Fondazione del Monte è da sempre attenta ai problemi sociali del territorio, e lo è a maggior ragione in questo periodo di emergenza, che colpisce molto duramente non solo la salute delle persone anziane, ma i loro bisogni di socialità e affettività, limitando – e a volte impedendo – il contatto con parenti, familiari, amiche e amici di sempre» ha dichiarato Giusella Finocchiaro, Presidente di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Un progetto nato per regalare indipendenza
Ma alla base di Estate a distanza c’è molto di più. Nasce infatti dall’interazione tra Fondazione ASPHI Onlus e servizio sociale pubblico (ASC InSieme e Unione dei Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia).
Il progetto prevede interventi di supporto per 30 anziani del Distretto Reno Lavino Samoggia (Area Metropolitana di Bologna) che, a causa del Covid-19, vivono una grave situazione di isolamento sociale e relazionale.
Visti i rischi per la salute fisica e mentale, il progetto è stato sviluppato per incoraggiare l’empowerment delle persone anziane grazie all’acquisizione di nuove autonomie individuali. Questo per facilitare la ricostruzione di una rete relazionale senza allontanarsi troppo dal proprio domicilio.
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