Presentati i dati Censis Assindatcolf sulla solitudine nel nostro Paese: sono 8,8 milioni le persone che vivono sole in Italia. L’Umbria registra l’incidenza più elevata di persone anziane che vivono in tale condizione (60,5%) con 60 e più anni.
Viviamo sempre più soli. Cresce infatti il numero dei nuclei familiari composti da una sola persona nel nostro Paese. Sono ormai oltre un terzo del totale. È quanto emerge dallo studio La fatica delle famiglie: una difficile articolazione della domanda di cura, presentato e realizzato dal Censis per Assindatcolf, associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, nell’ambito del Rapporto 2025 “Family (net) work – laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”. Secondo il Rapporto 2025, l’Italia è caratterizzata da un elevato livello di solitudine. L’indagine è stata realizzata dal Censis su un campione di più di 2.300 famiglie datrici di lavoro domestico. Risultato: l’indice di solitudine è pari a 34,4 persone sole ogni 100 famiglie. E con grandi differenze a livello regionale.
Quasi 5 milioni di anziani vivono da soli
Complessivamente sono 8,8 milioni gli individui che vivono soli, all’interno di questa categoria gli anziani con 60 anni e più rappresentano la quota più ampia: quasi 5 milioni, pari al 55,2%. L’incidenza regionale più elevata si registra in Umbria, dove il 60,5% delle persone sole ha più di 60 anni, seguono la Sicilia (59,7%), la Liguria (59,4%), la Calabria (58,7%), il Piemonte (57,6%). In Lombardia e Lazio sono rispettivamente il 53,1% e il 52,9%. La Liguria registra il dato più alto (42,9%), seguita dalla Valle d’Aosta (41,2%), dal Piemonte e dal Lazio, con quasi 39 persone sole ogni 100 famiglie.
L’assistenza in caso emergenza, problema maggiore per le persone sole
Vivere da soli non implica necessariamente una condizione di disagio, ma comporta una serie di difficoltà che possono accentuarsi invecchiando. Secondo lo studio realizzata dal Censis per Assindatcolf, quello che viene ritenuto il problema maggiore è la mancanza di assistenza immediata in caso di emergenza (50,5%), che sale al 52,2% tra gli over 75. Segue la gestione delle attività domestiche e la preparazione dei pasti (38,2%). La solitudine e l’assenza di relazioni di supporto preoccupano il 31,6% delle persone. Questo dato è più alto tra gli under 50 (45,1%) rispetto agli over 75 (22,0%).
Le difficoltà nella gestione delle pratiche burocratiche digitali vengono indicate dal 31,2%, mentre l’accesso all’assistenza privata dal 20,6%, con percentuali più alte tra i giovani (23,8%) rispetto agli over 75 (14,4%). Al contrario, l’accesso ai servizi sanitari diventa più preoccupante con l’età: dal 7,9% degli under 50, arriva al 18,0% tra gli over 75. Oltre all’aiuto di lavoratori domestici, le persone che vivono sole adottano strategie diverse per affrontare i bisogni quotidiani, ma il supporto di familiari e amici rappresenta la soluzione più diffusa, scelta dal 43,9%, con un picco che arriva al 57,6% nelle persone over 75.
© Riproduzione riservata