Via libera alla quarta dose di vaccino anti-Covid. Il Ministero della Salute l’ha autorizzata per gli over 80, gli ospiti delle Rsa e le persone inserite fra le categorie cosiddette a rischio, per elevata fragilità motivata da patologie concomitanti e/o persistenti, in età compresa fra i 60 e i 79 anni.
Dopo il pronunciamento di Ema, European Medicines Agency, e di Ecdc, European Centre for Disease Prevention, il Ministero della Salute ha emanato una nota ufficiale sulla quarta dose anti-Covid. In questa sono indicate le modalità di somministrazione in accordo con l’Agenzia Italiana del Farmaco, l’Istituto Superiore di Sanità e il Consiglio Superiore di Sanità.
Quarta dose: chi è escluso e chi no
Il richiamo è raccomandato con vaccino mRna nei dosaggi già autorizzati per la dose booster con Pfizer o Moderna. Inoltre, la quarta dose anti-Covid sarà somministrabile purché dalla precedente inoculazione sia trascorso un periodo non inferiore ai 120 giorni. Sono esclusi per il momento i soggetti che hanno contratto il Covid dopo la terza dose.
Già nel mese scorso la quarta dose è stata offerta a 890mila soggetti con “marcata compromissione del sistema immunitario”. Si tratta in particolare di pazienti oncologici, trapiantati e neurologici. Tuttavia l’adesione, almeno in questa platea, è stata molto bassa, perché solo l’8,5% degli aventi diritto ha deciso di usufruirne.
Circa sei milioni di dosi disponibili
Adesso sarà disponibile per quasi quattro milioni di persone con più di ottant’anni e altri due milioni fra i 60 e i 79, non necessariamente con problemi di immunosoppressione, ma anche con patologie cardiopatiche, diabetiche, polmonari.
Le agenzie europee hanno ritenuto di non considerare necessario l’utilizzo di una quarta dose su tutta la popolazione. Al momento infatti non ci sarebbero chiare evidenze di come, negli adulti con un sistema immunitario non compromesso, la protezione fornita dalle prime tre dosi stia diminuendo.
© Riproduzione riservata