Durante un’intervista al Tonight Show con Jimmy Fallon, Bill Gates ha ipotizzato un futuro in cui la tecnologia permetterà di ridurre l’orario di lavoro, lasciando più tempo libero alle persone. Non è la prima volta che il fondatore di Microsoft fa una previsione molto vicina alla realtà.
In alcuni Paesi si parla da qualche tempo di settimana corta con soli quattro giorni lavorativi. C’è anche chi la sta già attuando in alcune realtà lavorative. Forse, però, prima di arrivare tutti ad una settimana lavorativa così potremmo giungere a ben altro. Ne è convinto Bill Gates, il multimiliardario fondatore di Microsoft, che invece ha parlato di solo due giorni di lavoro alla settimana.
Meglio non mettersi contro di lui. Bill Gates aveva già previsto verso la fine degli anni ’90 l’incredibile evoluzione delle tecnologia che stiamo vivendo ora. Tra smartphone, assistenti virtuali, device di ogni tipo, alla fine, aveva centrato l’obiettivo e la sua profezia – già all’epoca – si aera rivelata giusta.
In futuro lavoreremo appena due o tre giorni a settimana
Quello che è diventato uno tra gli uomini più ricchi del mondo, durante un’apparizione al Tonight Show sulla NBC, ha sollevato una domanda provocatoria quanto lavoreremo in futuro. “Forse – ha aggiunto – potremo lavorare solo due o tre giorni alla settimana?”. Non è la prima volta – come dicevamo – che Gates immagina un futuro con un orario di lavoro drasticamente ridotto. Aveva accennato alla stessa cosa un paio di anni fa, quando ChatGPT muoveva i primi passi.
Questa visione potrebbe mettere in discussione le teorie di molti “guru” che considerano il tempo come la risorsa più preziosa dell’era moderna, soprattutto nelle società più avanzate dal punto di vista tecnologico.
Come potremo gestire l’abbondanza di tempo libero
Per Gates il futuro sembra essere quello in cui lavorare poco sarà la norma. Ovviamente tutti gli scenari sono aperti. Soprattutto, bisognerà vedere come si tradurrà questa sovrabbondanza di tempo e di cosa ci occuperemo. In uno mondo in cui le macchine assumono un ruolo predominante nel mondo del lavoro, liberando gli esseri umani da molte mansioni tradizionali, si apre un ventaglio di possibilità su come impiegare il tempo libero.
L’umanità potrebbe riscoprire il valore delle attività intrinsecamente umane: la creatività artistica, le relazioni interpersonali e la ricerca scientifica. Queste diventerebbero il fulcro di una società in cui il tempo libero, liberato dall’automazione, verrebbe impiegato per coltivare l’espressione personale, il benessere sociale e la conoscenza.
Anche l’apprendimento continuo diventerà essenziale, con le persone che si dedicano all’acquisizione di nuove competenze e conoscenze per tutta la vita. Il tempo libero sarà dedicato all’esplorazione del mondo e delle diverse culture, arricchendo la propria esperienza. L’attenzione al benessere fisico e mentale diventerà una priorità, con attività come lo sport, la meditazione e la cura di sé che assumeranno un ruolo centrale nella vita quotidiana.
(Foto apertura: Alexandros Michailidis / Shutterstock.com)
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