In occasione della 75esima Giornata Mondiale dell’Alimentazione che si celebra il 16 ottobre, gli specialisti sottolineano ancora una volta l’importanza di mangiare in modo sano. E uno sguardo particolare lo dedicano agli anziani, troppo spesso trascurati in fatto di controllo e attenzione rispetto alle abitudini a tavola.
Spesso un’alimentazione sbagliata è dovuta dalla disattenzione dei soggetti, magari non ben informati sulle caratteristiche dei vari cibi o legati ad abitudini alimentari consolidate negli anni e dunque non più in grado di riconoscere le possibili insidie di alcuni alimenti sul proprio organismo.
I consigli dell’esperta
La dottoressa Federica Almondo, specialista in Scienza dell’Alimentazione e co-fondatrice del Centro di nutrizione e anti-aging Blue Zone di Milano, ha toccato alcuni punti chiave riguardanti le persone di una certa età e i loro stili di vita, a volte non del tutto salutari. In particolare, riguardo agli anziani, consiglia già a partire dai 60 anni di porre particolare attenzione all’alimentazione, soprattutto consumare meno carboidrati, variando la dieta quotidiana, spesso ripetitiva specialmente per gli anziani che vivono in solitudine.
“Andrebbero evitati gli zuccheri raffinati ad alto indice glicemico e in generale tutti gli alimenti ricchi di grassi saturi e sale (salumi e formaggi stagionati per esempio), particolarmente dannosi per l’anziano – afferma la Dottoressa Almondo. Soprattutto, dovrebbero bere molto; una corretta idratazione è importante per tutti, ma bisogna avere un occhio di riguardo verso bambini e anziani che sono molto più soggetti di un adulto alla disidratazione”.
L’anziano, in particolare, va seguito, in quanto spesso non sente lo stimolo della sete e questo può essere pericoloso.
I benefici più importanti di una corretta idratazione sono:
– La depurazione dalle tossine che si accumulano giornalmente nel nostro organismo e che, se non regolarmente eliminate, possono causare molti disturbi.
– Fare un pieno di energia. In realtà detto così potrebbe sembrare un errore, infatti l’acqua è priva di nutrienti calorici da cui produrre energia. Ma tutte le reazioni chimiche nel nostro organismo avvengono in presenza di acqua. Se il corpo è disidratato faticherà non poco a svolgere tutte le sue funzioni e sarà “rallentato” e “impigrito”.
– Aiuta il lavoro del cuore. Pompare un sangue denso (tipico del soggetto disidratato) è più faticoso per il nostro cuore rispetto a pompare un sangue fluido e poco denso.
– Aiuta a mantenere una buona funzionalità renale, cosa di rilevante importanza nel soggetto anziano.
– Aiuta a prevenire il rischio di stipsi, disturbo diffusissimo e fastidiosissimo della terza età.
SINTESI DI: Alimentazione: gli anziani bevono poco e mangiano troppi carboidrati, Claudia Carucci, www.repubblica.it, 19-10-2020
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