Anche se la campagna vaccinale ha dato i suoi frutti, evitando una risalita di contagi, la curva ha ripreso ad alzarsi dopo qualche settimana. E con questa tornano a cambiare le regole anti-Covid con una nuova bozza di Decreto Legge.
Innanzitutto, il primo effetto è il prolungamento dello stato di emergenza – era in scadenza a luglio – sino al 31 dicembre prossimo. Ma dal 6 agosto c’è anche un’altra novità: bisognerà essere in possesso del Green Pass per accedere a ristoranti e bar al chiuso (solo se si consuma al tavolo), spettacoli, eventi, competizioni sportive, piscine, palestre, centri termali, piscine, sport di squadra (se svolti al chiuso). E servirà anche nel caso si voglia partecipare a sagre, fiere, congressi, concorsi, oppure visitare parchi tematici e frequentare sale da gioco, bingo e casinò.
Già dal 1° luglio il Green Pass è valido come EU Digital Covid Certificate, rendendo più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen. Ora, il ricorso al certificato verde digitale verrà allargato per provare ad arginare la quarta ondata.
Un Green Pass per arginare la quarta ondata
Gli italiani che sino ad ora lo hanno scaricato si aggirano intorno ai 40 milioni. Per le attività è valido già a partire dalla prima dose per un periodo lungo 9 mesi. Per ottenerlo quindi è necessario aver ricevuto almeno la prima iniezione di vaccino oppure, in alternativa, essere guariti dal Covid da 6 mesi. Altrimenti è necessario essere stati sottoposti ad un tampone 48 ore prima.
Per un periodo transitorio le documentazioni attestanti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore antecedenti avranno la stessa validità della Certificazione verde Covid-19/EU Digital Covid Certificate.
Non sarà possibile utilizzarlo per le discoteche. I locali da ballo, anche all’aperto, resteranno infatti per il momento ancora chiusi. Al momento, poi, all’interno del Decreto sembra escluso il suo impiego anche nel settore dei trasporti. Si ipotizzava infatti l’uso del pass per i viaggi a lunga percorrenza. Così come la scuola e il mondo del lavoro che per il momento non verranno coinvolti, anche se potrebbero esserci delle sorprese quando avverrà la conversione del Decreto.
Ovviamente sono previste delle sanzioni pecuniarie per chi non ne sarà in possesso o non lo controllerà. Si va dai 400 ai 1.000 euro tanto a carico dell’esercente quanto dell’utente. Se la violazione poi è ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, il locale può essere sottoposto a chiusura per un periodo di tempo che oscilla da 1 a 10 giorni.
Quando serve il Green Pass? Dove, come e quando scaricarlo
Con questa Certificazione in formato digitale e stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute e contente un QR Code per verificarne autenticità e validità, finalmente sarà di nuovo possibile accedere alle sale d’attesa dei reparti ospedalieri. L’accesso sino ad ora era stato sospeso a causa del Covid ed era stato reintrodotto di recente per le sale d’attesa del Pronto Soccorso. Ora, invece, è stato esteso a tutti i reparti ospedalieri per gli accompagnatori di pazienti non affetti da Covid.
Sarà possibile visualizzare, scaricare e stampare il Green Pass attraverso il sito ufficiale usando la Tessera Sanitaria o l’Identità Digitale (SPID o CIE), attraverso l’App Immuni e App IO e presto anche tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Chi non dovesse disporre di strumenti digitali come computer o smartphone, potrà rivolgersi al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o in farmacia per il recuperare la sua Certificazione.
Cambiano anche i parametri per i colori delle Regioni
Con il nuovo Decreto mutano anche i parametri con cui si stabilirà il cambio di colore nelle Regioni. E il conseguente ritorno alle restrizioni. Stavolta, però, piuttosto che all’incidenza dei casi si guarderà al numero dei ricoveri. Saranno loro ad avere maggiore peso. Così, per retrocedere di fascia, bisognerà considerare la situazione ospedaliera.
Si dovrà dire addio alla zona bianca quando, oltre a un’incidenza di 50 casi, si oltrepasserà il 10% dei posti occupati nelle rianimazioni e il 15% negli altri reparti.
Per essere retrocessi in zona arancione, invece, dovranno esserci oltre 150 casi ogni 100mila abitanti, oltre al superamento della soglia del 20% nelle terapie intensive e del 30% negli altri reparti. Infine, si finirà in zona rossa se, oltre all’incidenza di 150 casi si supereranno i limiti del 30% nelle rianimazioni e del 40% negli altri ricoveri.
Una nuova capienza per teatri, cinema e stadi
Anche la capienza prevista per spettacoli, teatri e cinema è stata rivista in virtù del nuovo Decreto. In zona bianca sarà pertanto possibile raggiungere il 50% di quella massima autorizzata all’aperto e il 25% al chiuso in eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso.
La capienza consentita in zona gialla invece non potrà superare il 50% di quella massima autorizzata. Mentre il tetto di spettatori non oltre i 2.500 all’aperto e i 1.000 al chiuso. Per eventi sportivi come le partite di calcio negli stadi all’aperto potrà essere al 50% in zona bianca e al 25% per i palazzetti al chiuso. In zona gialla la capienza sarà del 25% all’aperto. Gli spettatori non potranno essere più di 2.500 negli impianti all’aperto e 1.000 in quelli al chiuso.
(Foto in Apertura: P_galasso2289/Shutterstock.com)
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