Nei primi mesi del 1900 cominciò a diffondersi un testo rivoluzionario, scritto da Sigmund Freud, che apriva una porta verso i contenuti inconsci della psiche umana. Si trattava della celebre opera L’interpretazione dei sogni.
Da quel momento i teorici di tutto il mondo cominciarono a mostrare un notevole interesse per il significato dei sogni, per il loro contenuto e il loro ruolo psicologico. Se però fin dall’inizio la curiosità è stata riversata sul mondo dell’infanzia e sull’attività onirica dei bambini, alla fine degli Anni ’50 sempre più studiosi cominciarono a prendere in considerazione i sogni dei senior.
L’attività onirica sembra avere inizio già al terzo anno di vita, anche se in forme molto semplici, quando i bambini sono in grado di raccontare ciò che hanno vissuto durante la notte. Secondo il Laboratorio del Sonno dell’Università del Wyoming fino a sei anni sogniamo soprattutto animali e scene fantastiche che raramente ci coinvolgono in prima persona: le uniche azioni vissute in sogno sarebbero legate a comportamenti come mangiare e dormire. Con la pubertà, invece, le cose cambiano: si diventa protagonisti dei sogni e si registrano differenze tra il contenuto dei sogni maschili e quelli femminili. Se i ragazzi sognano più spesso scene di battaglie o partite di calcio, le ragazze tendono a sognare dialoghi e interazioni umane. Scenari che cambiano nuovamente durante l’adolescenza e nella prima fase della vita adulta in cui si sognano più spesso situazioni reali legate all’ambito scolastico o lavorativo. In questo periodo sono molto ricorrenti i sogni in cui si fugge e ci si sente in pericolo oppure quelli in cui si ha la sensazione di cadere nel vuoto, senza dimenticare i sogni a sfondo sessuale.
Quando si invecchia, però, sembra che i sogni assumano più valore perché si pone maggior attenzione all’analisi introspettiva: ci si scruta, si ascolta il proprio corpo, si controlla ciò che si mangia e come si dorme. Quando ci si alza la mattina, magari senza l’urgenza di dover iniziare una giornata di lavoro, ci si può dedicare a ricostruire i sogni appena fatti per interpretare gli stati d’animo, le ansie e le aspettative per il futuro. Sebbene gli anziani sembrino ricordare meno i sogni e i loro dettagli, il contenuto onirico rimane più impresso quando desta curiosità o alimenta dei sentimenti presenti anche nella veglia. Secondo alcuni scienziati i senior sognano soprattutto scene legate al passato che inducono a rivivere e riassaporare i momenti trascorsi, le amicizie, gli amori e i successi professionali con un carattere malinconico.
In uno studio di laboratorio è emerso che i sogni degli uomini tra i 55 e i 95 anni riguarda maggiormente le attività lavorative che si stanno ancora svolgendo o che si sono svolte in passato, mentre solo il 9%, ad esempio, persevera su temi come la fuga e il senso di pericolo. Nelle donne senior, invece, i sogni sono incentrati su situazioni imbarazzanti e, in percentuale minore, su tematiche come la morte, la malattia e la solitudine, soprattutto quando riguardano persone che se ne sono andate e di cui si sente la mancanza. Le signore over 50, inoltre, sognano più frequentemente delle scene che richiamano il cibo, dalla preparazione al servizio: a volte possono essere consumatrici, mentre in altre occasioni sono loro a cucinare. È interessante notare come gli uomini continuino per tutta la vita ad ambientare i propri sogni in luoghi esterni, mentre le donne preferiscono spazi interni e familiari che tendono a ridursi man mano che si invecchia.
I senior, però, sembrano essere anche i protagonisti di molti sogni. Secondo L’interpretazione dei sogni, infatti, sognare persone e aspetti legati all’invecchiamento è molto comune e nella maggior parte dei casi riflette il bisogno di una guida autorevole e saggia, ma può anche riferirsi a timori e ansie rispetto al proprio invecchiamento fisico. Così, sognare persone anziane può presentarsi come un messaggio dell’inconscio, il bisogno di essere protetti e accompagnati nella ricerca di soluzioni ai propri problemi.
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