È Trento la provincia dove i senior vivono meglio. La fotografia del Sole 24 Ore premia il miglior contesto di vita per fasce d’età. Maglia nera ad Agrigento.
Cercano gli stessi servizi e hanno le stesse necessità dei ragazzi di 20 anni e degli over 80? Evidentemente, no. Questo ha fotografato di recente un’indagine de Il Sole 24 Ore – coordinamento di Luca Salvioli, Andrea Gianotti e Marco Guerra dell’Ufficio Studi e Analisi – che ha premiato la provincia di Trento come la più vivibile per la fascia d’età over 65 anni, lasciando ad Agrigento l’ultima posizione in classifica.
Tre nuovi indici generazionali: bambini, giovani, anziani
In attesa della tradizionale classifica di fine anno sulla qualità della vita in Italia, sono tre le nuove classifiche generazionali del Sole 24 Ore che misurano la vivibilità provincia per provincia per “bambini” (0-10 anni), “giovani” (18-35 anni) e “anziani” (over 65). Tre nuovi indici misurati secondo 12 parametri con un punteggio da 0 a 1000. Tra le valutazioni tenute in conto, voci che vanno dalla presenza di “orti urbani” alle “biblioteche”, passando ad “infermieri” e “geriatri”, sino a rilevare “importo medio delle pensioni di vecchiaia” e “spesa per l’assistenza domiciliare”.
La pagella: migliori e peggiori per qualità della vita
Ai primi posti della classifica finale per gli over 65 anni: la provincia di Trento (624,3 punti), Ravenna (566,3) e Bolzano (548,8). Alle ultime posizioni: Messina (291,9), Trapani (281,0) e Agrigento (270,8). Per i bambini, in vetta Cagliari, male Foggia. Per i giovani, Ravenna al top, maglia nera al Sud della Sardegna.
Ravenna e Trento sono le province che sembrano unire diverse generazioni: tra le più attrattive sia per i giovani che per gli anziani. Mentre Milano e Roma, trainate dagli importi medi delle pensioni, appaiono solamente nella top ten dedicata agli over 65. Tra le aree metropolitane, bene anche Bologna, già premiata per la Qualità della vita 2020, al quinto posto del benessere senior.
Performance sui singoli indicatori
Stando alle rilevazioni parziali, la provincia con la maggior speranza di vita dopo i 65 anni è Cagliari, ultima Bergamo. A Trento è dove si spende di più per l’assistenza domiciliare. Il numero più alto di infermieri è a Ravenna, quello di geriatri a Cremona. Alto il consumo di farmaci per malattie croniche a Taranto. Ad Aosta la maggiore incidenza di mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso.
Il migliore importo medio delle proprie pensioni di vecchiaia ce l’hanno i senior milanesi, mentre non va molto bene ai catanzaresi. Le pensioni di importo più basso sono a Enna, cui fa da contraltare ancora una volta Milano. Tante le biblioteche a Bolzano, ma niente male anche a Oristano. Ottima presenza di orti urbani a Fermo, seguita da Ravenna e Parma. L’inquinamento acustico, in base agli esposti presentati, vede in vetta Messina. Mentre per quanto riguarda la spesa per i trasporti è Aosta a primeggiare, seguita da Catania.
La mappa demografica
Rilevanti gli squilibri nel rapporto tra le generazioni. Ovunque, gli over 65 sono più dei ragazzi da 18 a 35 anni, con picchi a Biella, Ferrara e Savona (dove i giovani arrivano ad essere anche il 40% in meno). A Biella, per esempio, si registra la maggior presenza di over 65: sono il 29% della popolazione residente. Mentre segna la minor presenza con 18,3% la provincia di Caserta (anche se con una variazione in aumento del 9% nell’ultimo quinquennio).
A Napoli, i pronipoti al di sotto dei 10 anni d’età sono oltre il doppio dei bisnonni over 80. Ovunque, coloro in età lavorativa (15-65 anni) sono più dei pensionati (over 65). A Bolzano sono addirittura il 223% in più di coloro in età da pensione.
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