La psicoterapia può essere un valido aiuto nel contrasto ai sintomi della demenza. Un nuovo studio dell’University College London, pubblicato su Clinical Medicine – The Lancet, ha rilevato che la terapia psicologica ha un impatto positivo su ansia. Ma anche su depressione, e ne riduce i sintomi.
I ricercatori, nell’ambito della psicoterapia, hanno esaminato i dati di oltre 1300 pazienti affetti da decadimento cognitivo, che fra il 2012 e il 2019 hanno partecipato nel Regno Unito a un servizio di terapie psicologiche, e poi hanno li hanno messi a confronto con quelli di un gruppo di persone non malate. È emerso che il 62% dei pazienti con demenza era migliorato in maniera significativa.
La psicoterapia e demenza: la cura “ambientata” su un treno virtuale
Per placare gli stati d’ansia è impiegata sempre più spesso anche la cosiddetta treno terapia o terapia del viaggio, ideata dal terapeuta Ivo Cilesi, specializzato nello sviluppo di terapie non farmacologiche. Questo tipo di approccio stimola ricordi ed emozioni attraverso l’immersione in uno spazio allestito come lo scompartimento di un treno o la sala d’attesa di una stazione, dove il viaggio simulato serve a richiamare paesaggi e contesti familiari.
Approcci multidisciplinari
Sempre più spesso, nel trattamento delle demenze, le terapie farmacologiche sono affiancate da approcci terapeutici paralleli come la psicoterapia e le terapie di stimolazione cognitiva, che possono essere affrontate in grado di rallentare il decadimento cognitivo, coinvolgendo il paziente nel potenziamento della memoria, dell’attenzione, del linguaggio e dell’orientamento spazio-temporale, cercando di ridurre i momenti di inattività, isolamento e apatia.
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