Quanto spendono gli Stati dell’Unione Europea per il diritto alla sicurezza sociale dei propri cittadini? Dipende… A dircelo sono gli ultimi dati giunti direttamente da Eurostat che, per la prima volta, è in grado di pubblicare in anticipo la spesa riferita al 2019 di alcuni Stati Membri.
Tra questi c’è anche l’Italia. I dati ci permettono, quindi, di fare un confronto tra i principali Stati dell’Unione, un paragone che fa calare luci e ombre sul nostro Paese. A quanto ammonta allora la spesa destinata alle prestazioni di protezione sociale? Quanto denaro pubblico viene trasferito alle famiglie, in denaro o in natura attraverso la prestazione di servizi? Le voci considerate da Eurostat sono 8 ed includono: disabilità, malattia/assistenza sanitaria, vecchiaia, superstiti, famiglia/figli, disoccupazione, alloggio ed esclusione sociale.
È la Francia a spendere di più. E l’Italia?
In rapporto al Pil, la spesa più alta per prestazioni di protezione sociale spetta alla Francia (31% del Pil) che destina ben 762,7 miliardi di euro, seguono Danimarca (30%) e Germania (29%). Quote più basse si registrano a Malta e in Lettonia (entrambe 15%) così come in Lituania, Bulgaria e Ungheria (tutti 16%).
In questa classifica così importante per la sicurezza sociale, l’Italia si classifica quarta con il 28% della spesa sul Pil, destinando 507,8 miliardi di euro alla protezione sociale nel 2019.
Prestazioni di vecchiaia, l’Italia spende di più
Le prestazioni che coprono il rischio vecchiaia – la cui voce principale sono le pensioni – e superstiti costituiscono la maggior parte delle prestazioni di protezione sociale in tutti gli Stati Membri. Sul totale della spesa, l’Italia è quella che spende di più: il 58% di 507,8 miliardi di euro, vale a dire circa 297 miliardi di euro. Gli altri Paesi vanno dal 54% di Cipro al 41% di Danimarca sino al 38% della Germania.
Nonostante ciò, l’Italia non brilla per le prestazioni di malattia, assistenza sanitaria e invalidità. Infatti, spende il 28% sul totale della spesa, ovvero 144,3 miliardi di euro. La Germania dedica a queste voci il doppio (44%), fanno meglio anche la Repubblica Ceca e Malta (40%).
L’Italia spende poco anche per gli assegni familiari solo il 4% sul totale delle prestazioni, circa 20 miliardi di euro. Fanno meglio Malta (6%), Belgio, Francia e Cipro (7%), Germania e Ungheria (entrambe al 12%).
Le indennità di disoccupazione, invece, variano dal 2% a Malta e in Ungheria al 6% in Belgio, Francia e Italia. In particolare, l’Italia nel 2019 ha speso 28,2 miliardi di euro. Una cifra che nel 2020 è destinata a crescere per effetto dei decreti emanati per sostenere i redditi dei lavoratori colpiti dall’emergenza Covid-19.
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