Mare o montagna? È questo il dilemma da sciogliere prima di andare in vacanza. Ma, nei giorni dell’indecisione e del dubbio, è importante non perdere di vista la questione legata alla “sicurezza”. E proteggersi dalle truffe, soprattutto online, diventa una priorità per gli anziani. Vediamo come.
Il primo step per andare in vacanza è effettuare la prenotazione. Che si tratti di un albergo, un volo o un treno, quando non si ricorre all’ausilio di un tour operator è necessario provvedere da soli. E in questo caso bisogna essere molto attenti, perché le prime truffe possono avvenire online. Intanto, è bene ignorare siti non attendibili e non cliccare su link che sponsorizzano offerte troppo vantaggiose per essere reali. È preferibile ignorare messaggi ed e-mail che provengono da indirizzi sconosciuti. Questo perché gli hacker non vanno in vacanza e sono pronti a “entrare” nel pc per appropriarsi di dati e numeri, in particolar modo di quelli delle carte di credito.
I consigli della Polizia postale per proteggersi dalle truffe online
Per proteggersi dalle truffe, la Polizia Postale ha diffuso consigli e suggerimenti anche in collaborazione con Aribnb. “Diffidate da chi vi propone affitti sui social, su siti di annunci di seconda mano o portali immobiliari per poi portarvi su un altro portale come Airbnb. C’è il rischio che condividano un link ad un sito fasullo. Occhio alle e-mail con il logo della piattaforma: non è detto che siano autentiche” si legge nella nota. “Le prenotazioni si concludono solamente dal sito o dall’app: se l’e-mail include la richiesta di un bonifico bancario, si tratta di una truffa. Occhio ai siti-clone. Per prenotare dal telefonino, utilizzate l’applicazione, scaricandola dallo store ufficiale e non attraverso la navigazione Internet. Dal computer, assicuratevi che le pagine non abbiano un indirizzo strano e che sia presente l’icona del lucchetto” fanno sapere dalla Polizia postale.
Il prelievo di denaro allo sportello bancomat
Un’altra truffa a danno degli anziani, principalmente, può avvenire pochi minuti dopo il prelievo di denaro presso gli sportelli bancomat. Può succedere che la vittima venga seguita dal malintenzionato che non aspetti altro di vedere l’anziano prendere le banconote dalla cassa automatica. A quel punto, potrebbe seguirlo e inventarsi una scusa per farsi dare soldi. Non solo. Come riporta il sito dedicato ai consumatori, può succedere che una persona anziana, poco dopo aver prelevato contanti in banca o alla posta, venga fermata da un fantomatico dipendente dell’agenzia che annuncia di voler verificare il numero di serie delle banconote. In quel caso, i truffatori scambiano i soldi con denaro finto. E la truffa è compiuta.
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