Il Green Pass cambia ancora: da un lato il governo ne riduce la durata da 9 a 6 mesi. Dall’altro si pensa ad una proroga per chi ha ricevuto il booster. E intanto termina il periodo transitorio per gli over 50 non ancora vaccinati.
Come preannunciato dal decreto–legge del 7 gennaio scorso, da oggi l’ormai imprescindibile green pass base (ottenibile con tampone, vaccino o guarigione) sarà necessario per accedere alle principali attività della vita sociale. Dovrà essere esibito alle Poste (anche per ritirare l’agognata pensione), in banca o in libreria e nei negozi di abbigliamento. In generale “nelle attività che si svolgono al chiuso”. Restano esclusi i negozi per il cibo degli animali domestici, i distributori di carburante, alimentari, supermercati, studi medici e veterinari, negozi di articoli sanitari, farmacie, parafarmacie e ottici. Ma anche i commissariati (solo per le denunce) e le edicole.
L’obbligo vaccinale: stretta sugli over 50
Scatta anche il provvedimento forse più discusso: l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno più di 50 anni, anche con terza dose se scaduti i termini. Chi non si vaccinerà e non rispetterà la norma sarà passibile di una multa una tantum – pari a 100 euro – che verrà recapitata direttamente dall’AdeR, l’Agenzia delle Entrate per la Riscossione. Per funzionare il sistema richiede una triangolazione tra l’anagrafe vaccinale, la tessera sanitaria e l’elenco dei residenti affidato all’Agenzia delle Entrate. Un processo complesso ma – assicurano fonti governative – perfettamente in grado di funzionare.
Niente più “tolleranza” per gli indecisi
Come riportato in Gazzetta (Art.1), l’Ente invierà una prima segnalazione in seguito alla quale il cittadino inadempiente avrà 10 giorni di tempo per comunicare all’Asl di aver già provveduto alla vaccinazione (e dunque il sito non era stato ancora aggiornato), o di avere diritto all’esenzione. Naturalmente sarà inutile aggirare l’ostacolo vaccinandosi dopo il provvedimento a meno che non si sia in possesso di motivazioni oggettive che abbiano impedito la vaccinazione precedentemente al 1° febbraio.
Green pass rafforzato per i luoghi di lavoro
Dal 15 febbraio, poi, un over 50 “sorpreso” senza green pass rafforzato (ossia ottenuto solo con la vaccinazione o l’avvenuta guarigione) sarà invece sanzionabile con una multa da 600,00 a 1.500,00 euro se rinvenuto presente illegalmente sul posto di lavoro. E, se privo della certificazione per potervi accedere, sarà considerato assente ingiustificato e privato della dovuta retribuzione. Il meccanismo di accertamento è ovviamente complesso, ma per il Governo si tratta di un tassello necessario per convincere il maggior numero possibile di “dissidenti”. E portare la campagna vaccinale a dama.
Ulteriori provvedimenti
Nell’ultimo Consiglio dei Ministri, infine, sono stati adottati gli ultimi provvedimenti. Dal 10 febbraio sarà obbligatorio indossare la mascherina all’aperto e al chiuso e dall’11 solo nel secondo caso. Resta inteso che sui mezzi di trasporto rimane in vigore il modello Ffp2. Si riapre però ai divertimenti: dall’11 febbraio si tornerà a ballare nelle discoteche, sempre rispettando le misure di sicurezza. Resta in forse la proroga illimitata del certificato (dipenderà dall’andamento della curva epidemologica). Nel frattempo però la durata del green pass rafforzato passa da 9 a 6 mesi.
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