Il germoplasma rivoluziona la viticoltura siciliana. Dalla collaborazione tra istituzioni, università e produttori, nasce infatti il recupero e la valorizzazione delle antiche varietà autoctone dell’isola
Il progetto Germoplasma mira a recuperare le varietà autoctone siciliane, spesso dimenticate, per creare nuovi vigneti più sani e resistenti ai cambiamenti climatici. L’idea del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, in collaborazione con istituzioni e università, è di portare avanti un piano che valorizzi il patrimonio viticolo dell’isola. L’obiettivo è, da un lato preservare la biodiversità viticola dell’isola e, dall’altro, fornire ai produttori viticoli materiale certificato di alta qualità per realizzare vini unici e caratteristici. Il progetto si concentra sulla creazione di un vigneto a Marsala, dove vengono raccolte e moltiplicate le diverse varietà autoctone ed incontra già l’interesse dei vivaisti e dei produttori.
Qualità e sicurezza
La Sicilia, con oltre 70 varietà d’uva uniche al mondo, è un tesoro viticolo ed enologico da proteggere. Lo studio approfondito su queste varietà permette di selezionare le migliori e di comunicare i risultati agli agricoltori, migliorando la qualità dei vini e la competitività del settore. Nonché di creare vitigni in grado di resistere ai cambiamenti climatici. Il progetto Germoplasta, afferma il Consorzio Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia, vuole valorizzare le attività di realizzazione e gestione dei campi di piante madri marze, in particolare dei vitigni “Grillo, Lucido e Nero d’Avola”. Nonché la diffusione del valore delle attività di ricerca in materia di selezione clonale per contribuire all’iscrizione di nuove varietà nel Registro Nazionale della Varietà di Vite.
Nuovi orizzonti a Marsala
Tra i traguardi più significativi del 2024, spicca l’avvio della duplicazione del campo di Biesina, nel comune di Marsala, dove originariamente era iniziata la raccolta di varietà e biotipi provenienti da tutte le aree della Sicilia, comprese quelle più interne e marginali. Questi territori, caratterizzati da un’agricoltura residuale e tradizionale, hanno permesso di recuperare e valorizzare anche varietà autoctone di minore diffusione, ma di elevato interesse agronomico ed enologico. Si segnala inoltre un incremento nell’utilizzo del materiale certificato da parte dei vivaisti. Questa crescita testimonia una presa di coscienza sempre più diffusa sull’importanza dell’adozione di barbatelle certificate, capaci di garantire alti standard fitosanitari e qualitativi nei nuovi impianti viticoli.
Banche del germoplasma: sentinelle della biodiversità
Il germoplasma è il materiale genetico contenuto nelle cellule riproduttive di piante, animali e microrganismi, che viene trasmesso alle generazioni successive. Le banche del germoplasma, specializzate nella conservazione di semi, polline, cellule e tessuti di piante, svolgono un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità. La conservazione del germoplasma porta numerosi benefici. Una maggiore diversità genetica, infatti, produce colture più resistenti a malattie e parassiti. Inoltre, l’utilizzo di varietà locali e ben adattate all’ambiente riduce la necessità di utilizzare pesticidi e fertilizzanti chimici. Molte varietà locali sono poi, come nel caso della Sicilia, legate alla storia e alla cultura di un territorio. La loro conservazione contribuisce a preservare il patrimonio genetico e culturale di un popolo. In conclusione, il germoplasma è una risorsa inestimabile per l’umanità. Proteggerlo e valorizzarlo è fondamentale per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.
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