Dopo 5000 anni in un sarcofago le mummie emanano ancora di fragranze legnose, speziate e dolci. Perché gli egizi davano tanta importanza all’odore dei corpi imbalsamati.
Le mummie egizie dei film, con il loro aspetto truce da zombie e il cattivo odore di muffa e marcio che le acompagna non sono realtà. Lo hanno stabilito i ricercatori dell’Università di Lubiana in uno studio su Journal of the American chemical society. Gli sloveni introducendo un piccolo tubo tra le bende di 9 mummie del museo del Cairo, ne hanno sentito l’odore senza prelevare campioni fisici. Un odore che descrivono legnoso, dolce e piccante allo stesso tempo.
L’olfatto, il nuovo senso per esplorare i musei
Combinando l’analisi chimica e l’analisi sensoriale, i ricercatori sono riusciti a creare un profilo olfattivo dettagliato delle mummie, distinguendo le sostanze originali da quelle aggiunte successivamente. La ricostruzione degli odori delle mummie apre nuove prospettive per coinvolgere il pubblico e rendere l’esperienza museale più immersiva. In futuro, infatti, i ricercatori lavoreranno ad una ricostruzione dell’odore degli antichi corpi mummificati, per permettere ai visitatori di avvicinarsi alle pratiche di imbalsamazione e conservazione in un modo coinvolgente.
Un viaggio straordinario
L’imbalsamazione nell’antico Egitto era una pratica mortuaria impiegata per preservare il corpo e l’anima per l’aldilà, attraverso un rituale dettagliato con oli, cere e balsami. La mummificazione dell’antico Egitto è un argomento di continuo interesse, come dimostrato altre recenti pubblicazioni. I corpi delle mummie forniscono preziose informazioni sulla civiltà dell’antico Egitto, offrendo opportunità uniche per esplorare aspetti di salute, malattia, ambiente e pratiche religiose.
I rituali delle antiche mummie
La mummificazione in Egitto non era solo una pratica sociale e un metodo pratico per preservare il corpo dalla putrefazione. Ma anche un rituale con un significato spirituale strettamente intrecciato con le credenze religiose e la conservazione del corpo era fondamentale per il passaggio dell’anima nell’aldilà. L’imbalsamazione inizialmente riservata ai faraoni, si diffuse gradualmente a tutta la popolazione egizia. Le tecniche sono cambiate nei secoli, passando da una pratica naturale basata sull’essiccazione del corpo nel deserto all’elaborata arte dell’imbalsamazione. Che prevedeva l’utilizzo di sostanze chimiche e l’estrazione degli organi interni.
Perché il profumo delle mummie era importante
Nell’antico Egitto gli odori erano indicatori dello stato di purezza o corruzione del corpo. Un odore piacevole si associava ai corpi delle divinità, in contrasto con i cadaveri. Vari testi funerari e medici usano termini per esprimere l’importanza della mummificazione in vista dei processi di decadimento, come marciume, putrefazione e corruzione. Dopo millenni il mondo delle mummie e degli antichi faraoni continua ad affascinare.
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