Per i prossimi 30 giorni bisognerà seguire alcune nuove regole e raccomandazioni da adottare anche in casa. È arrivato il nuovo Dpcm con le misure messe a punto dal Governo, dopo il via libera del Comitato Tecnico Scientifico, delle Regioni e degli Enti locali. Il Decreto, firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, pone qualche limitazione in più rispetto a quelle vigenti, allo scopo di frenare la curva del contagio in costante crescita.
Il Decreto, si legge nelle disposizioni finali, entrerà in vigore il 14 ottobre e avrà validità fino al 13 novembre 2020. Ma ecco cosa prevede il nuovo Dpcm.
Distanziamento e mascherina
Il Decreto conferma l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l’utilizzo della mascherina anche all’aperto, quando si fa attività motoria (ovvero una semplice passeggiata), ma non quando si fa attività fisica (corsa o bicicletta). Considerato, però, che i contagi nel 75% dei casi avvengono in ambito familiare, come ha sottolineato il ministro Roberto Speranza, nel Decreto è stata inserita la raccomandazione di indossare la mascherina anche in casa quando si ricevano persone non conviventi. Dall’obbligo sono esclusi i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.
Riunioni in casa, feste private e cerimonie
Restano vietate tutte le attività che si svolgono nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. In casa è fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere al massimo 6 persone non conviventi. Le feste conseguenti a cerimonie civili o religiose possono svolgersi con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti.
Per quanto riguarda le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite sino alle ore 24.00 con servizio al tavolo e sino alle ore 21.00 in assenza di servizio al tavolo. Dopo le 21 è vietata la sosta fuori dai locali. Riguardo all’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento.
Luoghi di culto
L’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
Fiere e gite scolastiche
Sono consentite le manifestazioni fieristiche e i congressi, ma previa adozione di Protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico. Vengono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
Teatro, cinema e musei
Si può andare a teatro o al cinema. Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e altri spazi all’aperto possono tenersi con posti a sedere preassegnati e con distanziamento di almeno un metro tra gli spettatori non conviventi. La capienza massima è consentita fino a 1.000 spettatori all’aperto e 200 nei luoghi chiusi. Le Regioni e le Province autonome possono stabilire, d’intesa con il Ministero della Salute, un numero massimo diverso di spettatori. Sono assicurate le visite ai musei e ad altri luoghi di cultura, ma con fruizione contingentata o comunque tale da non creare assembramenti.
Competizioni sportive e attività amatoriali
Previsti per gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale dell’impianto sportivo e comunque non oltre il numero massimo di 1.000 spettatori per manifestazioni all’aperto e di 200 spettatori per manifestazioni in luoghi chiusi.
Tuttavia, le Regioni e le Province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d’intesa con il Ministro della Salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti.
Sono invece vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto a carattere amatoriale, come il calcetto o il basket. Queste attività sono consentite a livello dilettantistico, per le società che abbiano adottato protocolli per limitare i contagi. L’obiettivo è non penalizzare chi per la ripresa dell’attività ha fatto investimenti e adottato protocolli, a partire dalle diverse federazioni sportive.
Cambia la durata della quarantena
Entra nel Dpcm anche la nuova quarantena a 10 giorni anziché 14, misura che ha ricevuto il parere favorevole del Comitato Tecnico Scientifico. Via libera anche al tampone unico per chi non risulta più positivo dal contagio.
Raccomandato il lavoro agile
Inoltre, nel Dpcm si raccomanda la modalità di lavoro agile e modalità a distanza e che siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva.
Qui il link al testo integrale del Dpcm (13 ottobre 2020).
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