“Dedico questo premio a mia nonna Pina. Credo molto nel rapporto con i nonni, con gli anziani in generale, perché danno tantissimo a noi giovani che siamo gli adulti di domani”. Con queste parole Pierdomenico Minafra, autore del corto “Myosotis (Μυοσωτίς)“, realizzato insieme a Leonardo Piccinni, ha commentato la vittoria della 4° edizione di Corti di Lunga Vita, il concorso internazionale di cortometraggi organizzato dall’Associazione 50&Più. Il titolo scelto per quest’anno è “Abbracciami!”, un’espressione che bene incarna il bisogno di ritrovarsi dopo un lungo periodo di pandemia e distanziamento fisico, oltre che sociale.
Corti di Lunga Vita al Teatro Argentina
A due anni di distanza, infatti, è tornato in presenza uno degli appuntamenti più importanti di 50&Più. In tanti hanno partecipato all’evento che si è svolto nel pomeriggio di mercoledì 18 maggio, all’interno del Teatro Argentina di Roma. In platea spettatori, soci, presidenti delle 50&Più provinciali e giornalisti hanno assistito allo spettacolo condotto da Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, attore, regista e presidente di giuria in questa 4° edizione.
Una giuria d’eccezione
Oltre 80 autori, italiani e stranieri, hanno partecipato al Concorso inviando la loro opera. Valutare i cortometraggi semifinalisti è stato compito di una giuria presieduta appunto da Pif e composta da Flavio De Bernardinis, critico cinematografico, Silvia Giulietti, regista e produttrice cinematografica indipendente, Lidia Ravera, giornalista e scrittrice di numerosi successi, e Marco Trabucchi, Presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria (AIP).
I vincitori della 4° edizione di Corti di Lunga Vita
Nella serata di mercoledì sono stati poi annunciati i tre vincitori: al primo posto “Myosotis” di Minafra e Piccini, al secondo posto “Una storia d’amore” di Filippo Tamburini. È l’attrice protagonista Rossella Gardini a commentare il premio: “È stato molto emozionante interpretare questo personaggio. Noi attori d’altronde siamo come spugne: assorbiamo sensazioni e poi le rendiamo nostre in maniera spontanea”.
Al terzo posto “The perspective that no longer exists” di Fausto Felice Pasotti. “È senza dubbio quanto di più autobiografico abbia mai scritto. È come sono e come mi sono sentito quando l’ho scritto tre anni fa. Quando mi chiedo perché dovrei progettare ancora, poi trovo sempre la risposta” ha detto il regista a margine della premiazione. A meritare due menzioni speciali sono le opere “Vecchio” di Dino Lopardo, interpretato da Leo Gullotta, e “Giovanni” di Marco Di Gerlando e Ludovica Gibelli. È stato anche un momento per scoprire i concorrenti al Premio 50&Più, riservato ai soci e alle 50&Più provinciali, che in questa edizione è stato vinto da “Un gesto secolare“, l’opera presentata da 50&Più Lecce.
Corti di Lunga Vita, occasione di incontro con i più giovani
A fare gli onori di casa, il Presidente Nazionale di 50&Più Carlo Sangalli che ha sottolineato l’importanza della serata. “Un momento memorabile che deve rappresentare una grandissima soddisfazione. Memorabile, non solo per la location meravigliosa, ma soprattutto per i contenuti, con la presentazione di corti che per valore sono destinati ad avere una lunga vita. È bellissimo che questi corti abbiano lo sguardo anche di giovanissimi autori” ha commentato.
E in riferimento ai soci che hanno partecipato al concorso ha poi aggiunto: “Attraverso queste iniziative incoraggiamo la partecipazione attiva dei nostri associati: siamo convinti che attraverso la bellezza e la produzione artistica si possono veicolare i messaggi che ci stanno a cuore e che vogliono scardinare gli stereotipi che riguardano gli anziani”.
Un messaggio per ricordare come il fil rouge di questa edizione abbia molto a che vedere con le problematiche legate all’invecchiamento. Così come ha ribadito il Segretario Generale di 50&Più Gabriele Sampaolo: “Il tema di quest’anno è “Abbracciami!” e raccoglie stati d’animo che tutti noi abbiamo sperimentato durante la pandemia. Ma al tempo stesso va anche oltre perché è in linea con le altre edizioni. È un invito a una reciproca apertura. Questa edizione si colloca a due anni di distanza dall’altra, però crediamo che abbia risuonato nel mondo 50&Più e che possa risuonare anche nel percorso culturale che l’associazione propone”.
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