Premiati i vincitori del concorso internazionale di cortometraggi ‘Corti di Lunga Vita’ ideato e promosso dall’Associazione 50&Più
L’evento presso il Cinema Troisi di Roma
Roma, 17 maggio 2023 – Si sono svolte presso il Cinema Troisi di Roma le premiazioni della quinta edizione di Corti di Lunga Vita, il concorso internazionale di cortometraggi ideato e promosso dall’Associazione 50&Più. Ad aggiudicarsi il primo posto è stata l’opera dal titolo ‘L’arringa’, realizzata da Lucrezia Ridolfi. Durante l’evento anche l’assegnazione di una menzione speciale e le premiazioni del concorso riservato ai soci 50&Più. In questa categoria, è salita sul podio l’opera ‘Ginnastica dolce’ di Lorenzo Follari. “Il successo di quest’anno, come quello degli anni precedenti, dimostra quanto sia importante creare e diffondere momenti di cultura e aggregazione” ha commentato Carlo Sangalli, Presidente di 50&Più a margine dell’evento.
Per l’edizione 2023, i partecipanti al concorso hanno inviato opere incentrate sul tema ‘Energia’, scelto dall’Associazione per raccontare il tema dell’anzianità; energia come forma di comunicazione non verbale forte e autentica che racchiude una valenza sociale inestimabile. Oltre cinquanta – tra registi e videomaker dai 16 ai 74 anni – hanno inviato la loro opera. Dopo la valutazione del Centro Studi 50&Più, una giuria d’eccezione – presieduta da Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto – ha decretato i vincitori. Nella scelta dei finalisti, il regista siciliano è stato accompagnato da Flavio De Bernardinis, critico cinematografico e docente al Centro Sperimentale di Cinematografia; Doriana Leondeff, sceneggiatrice e vincitrice di un David di Donatello e di un Nastro d’argento per la sceneggiatura di “Pane e tulipani”; da Claudio Noce, regista e sceneggiatore, vincitore di un David di Donatello e di due Nastri d’argento; e da Lidia Ravera, giornalista e scrittrice della collana “Terzo Tempo” dedicata a romanzi che narrano storie di over 60.
I vincitori della quinta edizione di ‘Corti di Lunga Vita’
Al primo posto ‘L’arringa’ di Lucrezia Ridolfi di Lucca. “I momenti di silenzio raccontano le emozioni più intime racchiuse nella storia. L’energia viene messa in scena come tentativo di mostrarsi adeguati di fronte al senso di impotenza. La malattia d’Alzheimer, la complicità di una coppia di lunga data, l’identità che non viene cancellata dalla malattia: una storia che colpisce ed emoziona attraverso una narrazione densa di verità” è il commento della giuria.
Al secondo posto ‘A cena con delivery’, realizzato da Daniele Catini di Roma. Un’opera che la giuria ha definito: “Una commedia che sa filtrare l’abisso, facendo trasparire il tema della solitudine attraverso l’ironia. Lo spettatore rimane in bilico e in tensione, nell’attesa che accada qualcosa di irreparabile. L’eccellente interpretazione della protagonista riesce a far percepire la tragedia anche nelle sequenze apparentemente divertenti”.
Al terzo posto il corto ‘VV‘ realizzato a quattro mani da Diego Fossati e Gabriele Redaelli, entrambi di Milano. “La tecnologia diventa lo strumento attraverso cui riscoprire emozioni e condividere ricordi nascosti nel tempo. Il racconto mette al centro il tema dell’energia narrato dalla forza di un amore intimo, dapprima infantile e poi adolescenziale, con un buon bilanciamento tra ironia e malinconia” è la motivazione della giuria.
A ricevere la Menzione Speciale è stata l’opera ‘A botta du mastru’, realizzata da Francesco Petrantoni di Caltanissetta perché “lo stile documentaristico fa emergere l’energia e la positività di un personaggio con cui è facile entrare in empatia. Un uomo che racconta il lavoro di una vita con sincerità e semplicità; la sua instancabile volontà di svegliarsi tutti i giorni in un angolo di mondo in cui la modernità sembra non essere ancora arrivata” ha spiegato la giuria.
“Tornare a presiedere la giuria di Corti di Lunga Vita mi ha lusingato da un lato, mentre mi ha messo in difficoltà dall’altro. Rimango essenzialmente un regista e per questo mi dispiace dover dare un giudizio su un lavoro, qualunque esso sia, che ha richiesto una fatica intellettuale e fisica. Senza contare le emozioni investite. Ma bisogna pensare che il giudizio fa parte poi della carriera ed è sempre un aiuto a crescere. È un concorso artistico quindi ognuno ha interpretato l’Energia secondo la propria sensibilità”, ha commentato Pif.
I vincitori del Premio 50&Più
Nella categoria di concorso ‘Premio 50&Più’ si aggiudica il primo posto ‘Ginnastica Dolce’, il corto realizzato da Lorenzo Follari di Roma. “Lo sguardo attento e preoccupato di Ingrid richiama quello di Lars producendo all’istante un’intesa che diventa complicità e che genera inaspettata e “vincente” energia. La trama, semplice ed efficace, propone una pregevole interpretazione del tema che si avvale anche della bravura degli attori”, hanno convenuto i vertici di 50&Più e il Centro Studi 50&Più che hanno decretato i vincitori di questa categoria.
Sale sul podio al secondo posto ‘Un pizzico di sale‘ Pietro Garuccio di Trapani. “La risposta positiva alla richiesta di solidarietà genera serenità e benessere tanto in chi la offre quanto in chi la riceve. “Sento la forza del vento dentro” dirà alla fine chi ha saputo superare l’inerzia per andare incontro all’altro. La “condivisione” del sale rappresenta in modo emblematico l’energia che si genera nella relazione”. si legge nella motivazione.
Al terzo posto ‘Il segreto dell’energia’ di Marcello Mamini. La motivazione: “Il segreto dell’energia… resta un segreto, ma è forte il sospetto che questa si generi proprio nell’innamoramento e in definitiva nell’amore; ad ogni età. Semplice e ironico, il tema è svolto in modo efficace grazie anche alla presenza di Francesco, il protagonista.”
“Il successo di eventi come questo per noi non è mai un traguardo raggiunto, ma sempre un tassello in più che aggiungiamo all’interno del meraviglioso mondo dell’associazionismo. Una dimensione che unisce e crea coesione. È stato davvero molto interessante e sorprendente vedere con quanta sensibilità e attenzione il tema dell’energia sia stato raccontato. Alla creatività dei registi si aggiunge la dedizione degli attori, uomini e donne di tutte le età che si sono messi in gioco. Una buona pratica che dà risalto alla tenacia e alla condivisione, i principi della nostra realtà” ha detto Carlo Sangalli a margine della premiazione.
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