Alleanza contro la povertà in Italia ha elaborato una lista di false credenze, che contribuiscono a minimizzare il problema e a colpevolizzare chi lo vive. “Per contrastare la povertà, occorre anche cambiare approccio”.
La povertà assoluta nel nostro Paese è in costante aumento da ormai 10 anni: secondo gli ultimi dati Istat, infatti, nel 2023 si trovavano in questa condizione l’8,5% del totale delle famiglie residenti, corrispondenti a circa 5,7 milioni di individui. Le politiche e le misure di contrasto si stanno rivelando inefficaci o comunque insufficienti.
“Occorre allargare la platea dei beneficiari – ricorda Antonio Russo, portavoce di Alleanza contro la povertà in Italia -. Per questo, il primo fondamentale passo è ripristinare il principio dell’universalismo selettivo. I poveri non si possono dividere in categorie: chi è povero va sostenuto, indipendentemente dalla sua condizione anagrafica e sanitaria”.
Contro le fake news, per una nuova “narrazione” della povertà
Al tempo stesso, però, è necessario un cambiamento nell’approccio e nella “narrazione” della povertà. Per questo, la stessa Alleanza ha lanciato le “10 fake news sulla povertà”. Ecco, di seguito, le 10 “fake news” con le relative “smentite”:
- La povertà assoluta in Italia non esiste. Secondo le statistiche ufficiali la povertà assoluta esiste e colpisce quasi 6 milioni di persone in Italia.
- I percettori dei sussidi sono furbetti o fannulloni. Le misure dirette di contrasto alla povertà, come in tutti i Paesi Europei hanno salvato dalla povertà assoluta circa un milione di persone in situazione di grave disagio socio-economico.
- Le misure di contesto alla povertà sono uno spreco di soldi pubblici. Secondo il ministero del Lavoro, solo durante la pandemia (2020-2021) il Reddito di Cittadinanza ha consentito la fuoriuscita di circa 450 mila famiglie dalla condizione di povertà.
- La povertà è una colpa. La povertà è un fenomeno multifattoriale e dalle molteplici cause.
- Chi lavora, non è povero. Chi è povero, non lavora. Circa il 9-10% dei lavoratori oggi è povero (“working poor”).
- I poveri in Italia sono soprattutto stranieri. Secondo i più recenti dati Istat, il 70% dei poveri assoluti sono cittadini italiani, mentre il 30% proviene da contesti migratori.
- Sono soprattutto gli stranieri a ricevere sussidi. Il 91% dei nuclei percettori di Reddito di cittadinanza erano di nazionalità italiana. Tra i percettori dell’Assegno d’inclusione, solo l’8% è non italiano.
- La povertà riguarda solo i giovani. Circa il 6,2% degli anziani (over 65) vive in povertà assoluta in Italia, pari a circa 1 milione di persone.
- In Italia, la povertà colpisce solo alcune regioni del Sud. La povertà assoluta nel Nord riguarda l’8% delle famiglie, con variazioni tra le diverse regioni
- Le misure di contrasto sono cambiate, i beneficiari no. I beneficiari delle nuove misure (ADI e SFL) sono poco più della metà rispetto ai beneficiari del Reddito/Pensione di cittadinanza.
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