Chi assume molti farmaci al giorno può facilmente incorrere in errori di dosaggio o confondere un medicinale con un altro.
Troppi farmaci, troppo diversi e in troppo momenti: il rischio è quello di confondersi. Per questo la Simi, Società italiana di medicina interna, ha diffuso una serie di suggerimenti coloro che stanno affrontando delle “politerapie”. Si stima infatti che proprio il 75% degli over 60 prenda cinque o più farmaci al giorno, spesso anche in orari diversi, e non tutti abbiano la possibilità di avere l’aiuto di un caregiver nella gestione delle terapie quotidiane.
Farmaci “doppi”
Uno dei problemi più comuni può insorgere quando ci si reca in visita da uno specialista al quale non viene comunicato di essere già in terapia con una serie di farmaci. In questo caso, gli ultimi prescritti, potrebbero essere in contrasto con gli altri, o addirittura rappresentarne un doppione. Pertanto è fondamentale ricordarsi sempre di portare con se l’elenco completo dei farmaci e della posologia assunta.
Dopo un consulto specialistico è importante comunicare al medico di base le nuove terapie proposte. Questo affinché verifichi eventuali incompatibilità che possono verificarsi anche con i comuni farmaci da banco, o con integratori e fitoterapici che spesso tendiamo a sottovalutare negli effetti.
Così come è fondamentale comunicare sempre al medico se si soffre di allergie di qualunque tipo, non solo farmacologiche. O se a seguito dell’assunzione di un farmaco in particolare si siano verificate reazioni avverse.
Non farsi ingannare dal colore del farmaco
Un errore abbastanza comune è quello di prendere un farmaco al posto di un altro, perché magari ha un nome simile o perché la pillola è dello stesso colore e forma. Per evitarlo può essere utile scrivere sulla scatola a cosa serve (ad esempio per la pressione, per il diabete, …).
Rispettare gli orari
Ci sono terapie che vanno assunte a digiuno, o comunque lontano dai pasti. Altre invece è meglio prenderle a stomaco pieno perché gastro-lesive. Alcune medicine, poi, hanno una durata d’azione che copre un determinato numero di ore, solitamente 8 o 12, e quindi diventa importante rispettare gli orari, e soprattutto non cercare di recuperare con dosi doppie se ci si è dimenticati di prenderne una.
Seguire sempre le prescrizioni mediche
Può sembrare un’ovvietà, ma seguire le prescrizioni del medico è essenziale. E se non dovessero essere chiare è bene chiedere spiegazioni. Ricorrere al fai da te non è mai una buona idea, nemmeno se si attinge a farmaci che abbiamo in casa per terapie già utilizzate precedentemente. Se il dosaggio di un farmaco non ci sembra efficace dobbiamo parlarne con il medico e non ridurre o aumentare la dose in autonomia, né tantomeno sospendere bruscamente una terapia prescritta per una condizione cronica come l’ipertensione, l’ipercolesterolemia o il diabete.
Le interazioni con gli alimenti
Attenzione anche alle interazioni con le bevande o gli alimenti. I farmaci non andrebbero mai assunti con il latte o con gli agrumi, né tantomeno con bevande alcoliche, perché l’assorbimento rischierebbe di essere limitato. La scelta migliore è un bicchiere d’acqua. Uno studio recentemente pubblicato su Nature ha evidenziato le interazioni tra farmaci e batteri intestinali. Alcune terapie possono alterare il microbiota, con un impatto a catena sull’efficacia di altre. In caso di assunzione di antibiotici o di sospensione di terapie croniche, bisogna sempre verificare col proprio medico se possano esserci ricadute su altre terapie in corso.
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