Dagli USA, e più precisamente dalle isole Hawaii, in Europa: è boom di poke sulle tavole degli italiani. La bowl, ciotola di ceramica o cartone – a seconda che il piatto si mangi comodamente a casa o si consumi per strada – contiene riso, verdure, pesce crudo. Quali sono le sue proprietà nutrizionali? Quali i pro e i contro per l’alimentazione degli anziani?
Le origini del poke sono da attribuire all’abitudine dei pescatori di mangiare cubetti di pesce crudo. Siamo nel 400 D.C. e i polinesiani navigano – per la prima volta – l’oceano Pacifico. L’antesignano del poke diventa un pasto veloce da consumare soprattutto a bordo dell’imbarcazione. Con il passare del tempo, al pesce sono stati aggiunti altri ingredienti. Dal riso alle verdure, fino ad arrivare ai condimenti.
Il boom di poke in tutto il mondo
Rachel Laudan, autrice di Cuisine and Empire: Cooking in World History, sostiene che l’origine del poke è da ricondurre agli anni ’70 alle Hawaii. Dal 2012 inizia il suo processo di diffusione negli USA occidentali e continentali, nei ristoranti fast casual restaurant. A testimoniare il boom del poke negli ultimi anni sono i dati. Basti pensare che dal 2014 al 2017 il numero dei ristoranti hawaiani e specializzati in poke bowl è raddoppiato passando da 342 a 700. Dopo aver conquistato gli Stati Uniti, la poke bowl è sbarcata in Europa. La versione moderna del poke è, certamente, assai lontana da quella originale ma le proprietà nutrizionali del piatto sono state conservate.
Gli ingredienti del poke
Sono tanti i modi in cui comporre un poke. Sia che il piatto si consumi al ristorante sia che lo si scelga da asporto. E in effetti tra le particolarità del poke c’è proprio questa: quella di decidere con quali ingredienti realizzare il proprio piatto. Si va dal tipo di pesce al tipo di verdura o frutta. Se consideriamo la versione hawaiana, gli ingredienti che assolutamente non possono mancare sono il mix di pesce crudo e le alghe. A questi due ingredienti base vanno aggiunti: uova di pesce, olio di sesamo, cipolle verdi, salsa di soia. E ancora, inamona (noci delle Molucche), limu (tipologie varie di alghe), sale marino, wasabi. Nella versione moderna, invece, sono previsti ingredienti come: salsa sriracha, salsa teriyaki, funghi. E ancora avocado, ananas, coriandolo e cetriolo.
I valori nutrizionali del poke
Il poke non è un piatto povero di valori nutrizionali. Il suo apporto energetico medio è pari a 300/400 kcal, e deriva da carboidrati complessi (riso), proteine ad alto valore biologico (pesce), grassi omega 3. Anche omega 6 contenuto in olio, avocado e frutta secca. Oltre a contenere vitamine e sali minerali. Il poke è privo di lattosio e di glutine ed è quindi indicato anche in caso di intolleranze al lattosio/glutine o di celiachia. Una sana alternativa estiva per chi cerca qualcosa di gustoso e sano al tempo stesso.
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