Da 51 anni, il 22 aprile in tutto il mondo si celebra la Giornata della Terra, il più grande evento green dedicato al nostro Pianeta. Un’occasione per ricordare quanto stiamo facendo e quanto c’è ancora da fare per un futuro sempre più sostenibile. Un percorso al quale siamo tutti chiamati, ciascuno con il proprio contributo personale. L’ultimo trend ecologico richiede solo scarpe da corsa, guanti monouso e un sacchetto per la raccolta dei rifiuti.
Plogga per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente
La tendenza che coniuga sport ed ecologia si chiama plogging. Il termine deriva dallo svedese “plocka upp” (raccogliere) e dalla parola inglese “jogging”. La terminologia si completa con “plogger”, (il sostantivo che indica chi la pratica) e “Plogga”, il nome del movimento. Il trend è molto diffuso, considerando che su Instagram l’hashtag #plogging viaggia sui 170mila post.
Nascita di un movimento
Il pioniere è uno sportivo svedese, Erik Ahlström, che, nel 2016, lasciato il suo paese di montagna per Stoccolma, nota con disappunto la grande sporcizia delle strade cittadine. Mentre corre con gli amici, inizia così a raccogliere i rifiuti da terra, imitato da loro. Insieme – racconterà poi sul profilo del movimento – scoprono il senso di appagamento che nasce dal “fare qualcosa di buono”. Subito dopo, l’esempio si diffonde in tutta la Svezia e oggi, grazie ai social, è ormai un fenomeno mondiale, dal Sudafrica alla Cina, passando per Europa, India e Stati Uniti.
Keep Clean and Run, il plogging più lungo del mondo
Ma il precursore di questa attività non è stato il runner svedese, arcinoto sui social. Già nel 2015, infatti, il divulgatore ambientale Roberto Cavallo aveva iniziato a correre raccogliendo rifiuti, dando così vita alla Keep Clean and Run. Una corsa a tappe che quest’anno – giunta alla sua settima edizione – attraversa la Penisola, da Massa Carrara a Rimini. «Il littering (l’abbandono dei rifiuti), che uccide i nostri mari», spiegano gli organizzatori «va contrastato dove ha origine, ossia nell’entroterra».
Una campagna europea
Dal 23 al 29 aprile, durante le varie tappe, l’eco-atleta Roberto Cavallo e l’amico Roberto Menicucci avranno la possibilità di incontrare gli amministratori e le comunità locali per organizzare eventi dimostrativi di pulizia del territorio. Pandemia permettendo, naturalmente. Dal Vesuvio all’Etna, da Monza a Roma, senza dimenticare Bolzano, il movimento dei runner volontari si organizza ormai regolarmente per la raccolta dei rifiuti abbandonati. Gli appuntamenti sono anche l’occasione per presentare la campagna europea Let’s Clean Up Europe! , il movimento che intende racchiudere tutte le iniziative comunitarie, coinvolgendo quanti più cittadini possibile.
I benefici del plogging
Il plogging produce benefici non solo per il Pianeta, ma anche per chi lo pratica ed è adatto a tutte le età. Si tratta infatti di un’attività non competitiva, che può essere svolta anche solo camminando. I “guru” del movimento consigliano di privilegiare nella raccolta i rifiuti non biodegradabili, come plastica, vetro e metallo, facendo attenzione a non ferirsi e ad alternare le gambe durante ogni flessione. Come tutte le attività motorie, anche il plogging sviluppa endorfine, aumentando l’autostima e il benessere psico-fisico. Senza contare l’orgoglio di far parte di una community che condivide i valori di ecologia, senso civico e rispetto per l’ambiente. Una comunità che lo scorso anno, nel corso dell’edizione pilota dei campionati mondiali, ha raccolto più di 204 kg di rifiuti.
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