Negli ultimi anni diverse ricerche si sono concentrate sul comportamento dei senior alla guida. Questo perché, ovunque, sono aumentati e tenderanno ad aumentare ancora. Basti pensare che all’interno dei Paesi dell’Ocse – l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico – si prevede che nel 2030 una persona su 4 avrà più di 65 anni.
La domanda, a questo punto, potrebbe sorgere spontanea: vuol dire che i senior, per la legge dei grandi numeri, saranno maggiormente coinvolti negli incidenti stradali? Un’accurata indagine condotta negli Stati Uniti dall’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS) dimostra tutt’altro. Specie riguardo agli incidenti mortali.
Meno incidenti fatali per gli over 70 rispetto ai patentati di mezza età
Nel nuovo studio l’IIHS ha rilevato che, rispetto alle altre fasce di età, i conducenti over 70 sono meno coinvolti in incidenti mortali. In particolare, rispetto agli automobilisti di mezza età. Eppure, il numero dei conducenti anziani dal 2010 e il 2018 negli Stati Uniti è raddoppiato rispetto al decennio precedente.
Sarà perché macinano meno chilometri rispetto al passato e ai “colleghi” più giovani? Nient’affatto. «I miglioramenti nell’assistenza sanitaria hanno reso più attivi gli americani più anziani e così restano nel mondo del lavoro più a lungo», ha affermato Jessica Cicchino, vicepresidente dell’IIHS per la ricerca e coautrice dello studio. «Ne consegue che non solo mantengono la patente per più anni, ma guidano anche più chilometri».
Nel nuovo studio i ricercatori IIHS hanno confrontato diversi elementi. Innanzitutto, le tendenze tra i conducenti di età pari o superiore a 70 anni con i conducenti di età compresa tra 35 e 54 anni, esaminando quindi il coinvolgimento in incidenti mortali per 100.000 conducenti e per miglio di veicolo percorso, il coinvolgimento in incidenti segnalati dalla polizia per miglio di veicolo percorso e quanti automobilisti sono deceduti per 1.000 incidenti segnalati dalla polizia.
Il risultato? Per i conducenti di età pari o superiore a 70 anni, i tassi di incidenti mortali sono diminuiti del 43% dal 1997 al 2018, rispetto a un calo del 21% per i conducenti di età compresa tra 35 e 54 anni.
Ma dall’analisi degli ultimi anni emerge anche un altro elemento. Per ogni miglio percorso, sia gli incidenti mortali che quelli segnalati dalla polizia di qualsiasi gravità sono aumentati per i conducenti di mezza età e sono diminuiti per quelli di età pari o superiore a 70 anni.
Perché gli over 70 fanno meno incidenti
Sono diversi i fattori che hanno influito e influiscono sul quasi dimezzamento in 20 anni degli incidenti stradali tra gli over 70. Sono migliorate le condizioni generali di salute e questo comporta anche maggiori probabilità di sopravvivenza nei negli incidenti stradali più gravi.
A loro volta, però, anche i veicoli sono diventati più sicuri. La percentuale delle autovetture che ottengono buoni voti nei crash test dell’IIHS aumenta infatti di anno in anno. In più, le innovazioni di sicurezza come gli airbag laterali sono state particolarmente utili per i conducenti più anziani.
Non solo: giovano anche i corsi di formazione della Federal Highway Administration e i cambiamenti infrastrutturali progettati per affrontare i problemi comuni dei conducenti più anziani. Come, ad esempio, rendere i segnali stradali più facili da vedere e convertire gli incroci in rotatorie.
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