Più anziani alla guida, crescono i rischi di incidenti stradali. A segnalarlo, il Rapporto sulla Sicurezza 2021 realizzato dall’organizzazione Dekra. Tuttavia, per gli esperti questo trend può essere invertito grazie alla tecnologia e a una nuova educazione stradale.
Crescono gli anziani alla guida con il crescere dell’età media della popolazione mondiale e aumentano i rischi di incidenti stradali. Ad evidenziarlo è il Rapporto sulla Sicurezza 2021 realizzato da Dekra. La multinazionale, attiva nel settore della prevenzione degli incidenti, ogni anno dal 2008 realizza un report sulla sicurezza stradale, quest’anno è dedicato alla “Mobilità in età avanzata”. Cosa succede dunque nelle strade?
Più anziani alla guida, più incidenti
Gli anziani sono una fascia di popolazione sempre più numerosa, dunque anche la mobilità sta diventano sempre più senior con sempre più anziani alla guida, sia in auto che in bici, ma anche a piedi e sui mezzi pubblici. Il Rapporto sulla Sicurezza 2021 realizzata da Dekra – riporta Ansa.it – evidenzia che, a questo trend, si accompagnano rischi “significativamente più elevati rispetto ai giovani”.
Over 65 vittime del 50% degli incidenti mortali a piedi e in bici
Negli ultimi anni, circa il 30% di tutti gli incidenti stradali mortali nell’Unione Europea hanno coinvolto persone nella fascia di età over 65. In particolare, tra i pedoni e i ciclisti gli anziani sono coinvolti nel 50% di tutti degli incidenti stradali mortali registrati.
Anche oltre le frontiere europee, il confronto generazionale evidenzia come il rischio sia proporzionale all’età dei driver. Secondo l’International Traffic Safety Data and Analysis Group (IRTAD), nei Paesi OCSE, fatta eccezione per Argentina, Canada, Colombia e Slovenia, dal 2010 al 2018 il numero di vittime della strada è diminuito del 32% tra i 15 e i 17 anni, del 25% dai 18 ei 24 anni, del 6,9% nella fascia 25-64 anni. Ma oltre i 65 anni, invece, il numero di infortuni mortali è aumentato di circa il 7% e sopra i 75 anni del 4,7%.
Come invertire una pericolosa tendenza?
Secondo l’amministratore delegato di Dekra Automobil GmbH, Jann Fehlauer, occorre agire subito: “In considerazione della maggiore vulnerabilità con l’aumentare dell’età, ovvero il rischio più elevato rispetto ai giovani di subire lesioni più gravi o mortali in caso di incidenti identici – ha sottolineato a margine della presentazione del Rapporto – c’è il rischio che il numero di vittime di incidenti stradali nella fascia di età 65 e oltre continui ad aumentare”. Ma il rischio va ridotto assicurando la libertà di movimento e dunque la partecipazione sociale delle persone anziane. Come?
Più tecnologia e una nuova educazione per gli anziani alla guida
Secondo gli esperti di Dekra, una prima soluzione potrebbe essere la promozione dell’utilizzo dei cosiddetti ADAS, i sistemi elettronici di assistenza alla guida. Secondo un sondaggio commissionato dall’organizzazione, sarebbero un aiuto apprezzato dagli over 65 ma, una volta introdotta la loro obbligatorietà, richiederebbero circa 15 anni per diffondersi. Per Fehlauer, dunque, “le misure di monitoraggio, consulenza e valutazione sono importanti tanto quanto le soluzioni di progettazione in termini di tecnologia e infrastruttura dei veicoli, nonché concetti di mobilità integrativa”. Questo perché, sulla guida come su ogni aspetto della nostra società, incide la cultura dominante, difficile da sradicare. Per Dekra occorre dunque che gli investimenti in tecnologia siano accompagnati anche da una maggiore e nuova educazione alla sicurezza stradale degli anziani. Per favorire un cambiamento culturale che, con l’invecchiamento della popolazione mondiale, è quantomai urgente. Anche in strada.
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