Sono i più esposti ai pericoli della pandemia. Rischiano di venire isolati dalla società. Sono vittime di ageismo.
Eppure qualcosa non torna. Stranamente, i senior sembrano essere meno stressati dei giovani dall’attuale situazione sanitaria. A dirlo è un’indagine dell’Università di Stanford pubblicata su Psychological Science che descrive il doppio volto dei senior ai tempi del Coronavirus: fragili nel corpo, forti nell’animo.
I ricercatori hanno intervistato più di 1.000 adulti americani tra i 18 e i 76 anni per valutare l’impatto che l’emergenza sanitaria ha avuto sul loro benessere psicologico. Ebbene, i partecipanti più agé erano più calmi, rilassati e anche ottimisti dei giovani. Persino se, nel momento in cui è stato condotto il sondaggio, lo scorso aprile, i bollettini dei decessi legati al Covid negli Stati Uniti e nel resto del mondo non erano certo rassicuranti per chi aveva superato i 65.
Don’t worry, be happy! Vale anche se c’è una pandemia
Gli scienziati hanno chiesto agli intervistati di descrivere il loro stato d’animo ricorrendo a 29 emozioni differenti, alcune positive, altre negative. Ebbene è emerso un inaspettato divario generazionale. Sensazioni come calma, fiducia e serenità si trovavano nelle risposte degli anziani, ma non in quelle dei giovani dove invece erano più frequenti emozioni come ansia e paura.
Aumenta l’età, diminuisce lo stress
Ci sono due possibili spiegazioni allo “strano caso” dei senior che mantengono la calma di fronte a un pericolo che minaccia in particolare la loro generazione.
Il primo fattore che gioca a loro favore è l’esperienza. Ne hanno viste e passate talmente tante che alla fine hanno imparato quale strategia funziona meglio nel rispondere alle difficoltà.
La seconda marcia in più è la loro capacità di vivere alla giornata, sfruttando al massimo gli aspetti positivi del momento piuttosto che amareggiarsi per progetti futuri che appaiono irrealizzabili.
Un consiglio per i giovani: ragionare come i nonni
Quando si invecchia il tempo diventa sempre più prezioso e si cerca di non sprecarlo indugiando in pensieri negativi fini a loro stessi. Se i giovani riuscissero a vivere il “qui e ora” come fanno i loro nonni, troverebbero maggiore soddisfazione e piacere dalle semplici attività quotidiane.
Il Natale da soli spaventa più del Covid
Dall’indagine americana è emerso che l’idea di non poter condividere momenti di gioia durante le feste con i figli e i nipoti spaventa i senior più del Covid. Insomma, i 75enni provano ansia e depressione in questo periodo ma il Covid non c’entra: la mancanza del contatto fisico con i propri cari pesa sul benessere psicologico molto più della paura del contagio.
Gli anziani di oggi non sono più quelli di un tempo
Trent’anni fa gli psicologi davano per scontato che la vecchiaia fosse accompagnata da ansia e depressione. Oggi non è più così. Anzi, gli studi hanno dimostrato che la terza età è meno esposta al rischio di malattie mentali e disturbi dell’umore rispetto alle altre. Eppure la vecchiaia non è una passeggiata: si vivono lutti, si affrontano problemi di salute, si è vittime di ageismo, si devono fare rinunce.
Laura Carstensen, docente di psicologia a Stanford, principale autrice dello studio aveva condotto anni prima un’altra indagine particolarmente significativa. Un gruppo di persone tra i 18 e i 92 anni era stato seguito per 15 anni e ogni cinque anni era stato sottoposto a un sondaggio sullo stato d’animo. I risultati cambiavano con l’avanzare dell’età: le emozioni negative provate in gioventù svanivano durante la fase più matura della vita.
L’obiezione respinta
Gli anziani sono più bravi dei giovani a gestire lo stress o semplicemente evitano le situazioni stressanti? Gli psicologi si sono a lungo domandati quale delle due ipotesi fosse più plausibile. Trovare prove scientifiche a favore dell’una o dell’altra non è stato facile.
Certamente non si possono sottoporre gli anziani a situazioni stressanti per osservarne la reazione. Ora però il Covid-19 ha creato le condizioni dell’esperimento ideale: gli anziani sono oggi esposti a uno stress prolungato ed è possibile quindi vedere come reagiscono. Ebbene, come emerge dall’indagine sembrano cavarsela meglio dei giovani e dimostrare una forza d’animo esemplare.
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