«Stai invecchiando, ma sei ancora tu. Puoi esprimerti, continuare a vestirti come vuoi e fare quello che ti pare con il tuo corpo». Suonano quasi come un grido di battaglia le parole di questa donna – apparentemente, almeno dalle nostre parti – col nome di uomo. Lei è Pino Montesdeoca, modella e attrice. Una donna arrivata sulle passerelle che aveva 53 anni.
In ogni circostanza non smette mai di ricordare che il nostro corpo è la nostra storia e per questo va rispettato e amato, a ogni età. Lei che ha imparato a amarlo dopo la puntura di una zanzara che le ha procurato la Dengue, una malattia infettiva tropicale che l’ha quasi uccisa.
Da insegnante a modella, chi è Pino Montesdeoca
Pino, prima di calcare le passerelle più prestigiose, ha lavorato come insegnante in Svezia e per un finanziere alle Bahamas. Una vita, quella dell’alta finanza, affascinante ma altrettanto frenetica e che lei stessa ha lasciato per raggiungere la figlia minore in Spagna.
Il debutto su red carpet e copertine è avvenuto proprio in questa sua seconda vita, per caso, per via dell’insistenza di sua figlia e del marito. Il genero, infatti, fotografo apprezzato, dopo averla ritratta in alcuni scatti, l’ha spinta, con lo zampino della moglie, a portare le foto in un’agenzia – la Wanted Agency – che prima l’ha scritturata e che ancora oggi la vede tra le modelle Over della propria squadra.
Il messaggio di una donna che non nasconde la sua età
Ma cosa comunicano il volto e il corpo di Pino sulle copertine dei maggiori magazine? Che c’è sempre tempo per mettersi in gioco, per ricominciare e che la bellezza prescinde dall’età. Lei, per esempio, oggi gira il mondo forte degli anni accumulati nella sua biografia e delle rughe che l’accompagnano. Fiera portabandiera dai capelli grigi.
Di sé restituisce l’immagine di una donna vitale, carismatica con una criniera fieramente argentata che non nasconde con tinture per capelli. È il segno che le cose stanno cambiando, che una donna può essere sexy e seducente a prescindere dall’età e dallo stereotipo che, col passare degli anni, la riduce al ruolo di anziana o unicamente nonna. «La moda non conosce età – dice lei -. Esiste come strumento di espressione ed appartiene sia ai giovani sia agli anziani». Nel suo caso, l’ha presa come un’autentica missione: «Ogni ruga – ripete – è simbolo della tua esperienza».
«Quello che ho imparato dalla vita è che l’unico controllo che esiste è nelle mie decisioni, decido se mi diverto oppure no, decido se mi alzo o rimango a terra». Certezze acquisite in anni di vita e lavoro che la portano a dire di sentirsi sempre se stessa: oggi come quando aveva diciassette anni. Il bello? Godere di un successo arrivato in un momento in cui maturità ed esperienza ti danno la tranquillità di sapere chi sei. Non poco.
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