Marcello Pierucci. Autodidatta, olivicoltore nelle colline di Empoli (Fi), città in cui vive. Partecipa al Concorso 50&Più da diversi anni; nel 2010, 2011 2014 ha ricevuto la Menzione speciale della Giuria per la prosa; nel 2014 la Menzione speciale della giuria per la poesia, nel 2016 ha vinto la Farfalla d’oro per la prosa, nel 2019 la Segnalazione speciale della Giuria sempre per la prosa e nel 2020 vince la Farfalla d’oro per la poesia.
Ah!… Birichine… Birichine….
Arrivaste al sorgere del giorno,
simili a colorati soldatini di piombo,
in fila per uno.
Mentre il mattino consumava le ore,
io gioivo nel dare calci al sole,
per spingerlo ancora più in alto.
E voi birichine, divenutemi maliziose complici,
deste il massimo, affinché io rendessi vero,
ciò che vero non era.
Ma, ahimè… sul calar del tramonto,
un etereo vento di Verità
si è alzato a soffiare sulle mie illusioni
per andare a deporle fra le foglie degli alberi,
marcite lungo i bordi delle strade.
Il giorno volge al termine,
la palla di fuoco è scesa a spegnere i suoi ardori
nelle acque del mare, divenute plumbee.
E ora voi birichine, quale perfido gioco, osate
nascondermi perfino il nome di chi mi è caro.
Oggi, in casa si alzano i bicchieri
per la nascita di una nuova vita.
L’infante giace nella culla,
e in assoluto silenzio,
io guardo lui e lui guarda me,
entrambi muti per opposte ragioni.
Ma, ad opera di inatteso prodigio,
il folgore di una Luce senza fine,
simile a leggiadro manto di morbida seta,
ci avvolge e fa di noi,
due minuscoli segmenti di Eternità…
E invece voi… birichine…birichine…
Siete andate a naufragare nell’oblìo del tempo.