Secondo i dati del Rapporto Coop Nomisma, la spesa complessiva annua nel settore della Pet Economy si aggira intorno ai 6,8 miliardi di euro.
In Italia 4 famiglie su 10 hanno uno o più animali di affezione, per un totale di 65 milioni fra cani, gatti, e altri piccoli compagni di viaggio. Un’abitudine in crescita (+5 milioni rispetto al 2019) che si traduce anche in un’economia di servizi e prodotti legati ai pets. Secondo i dati del Rapporto Coop Nomisma, la spesa complessiva annua nel settore della Pet Economy è di 6,8 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi destinati solo alle spese veterinarie (il 20% del totale). Da uno studio condotto da Ipsos per Ca’Zampa, gruppo italiano di strutture veterinarie, il 63% dei proprietari di animali considera la loro salute fondamentale, e il 58% si affida al parere del veterinario per qualunque decisione relativa al loro benessere, piuttosto che informarsi su canali informali quali i social network.
La consapevolezza dello stato di salute
Quasi una persona su due (48%) che vive con un cane o un gatto ha l’abitudine di sottoporlo a un controllo periodico: tre proprietari su 10 fanno visita al veterinario almeno una o due volte l’anno, mentre il 25% ogni 4-6 mesi.
I dati mostrano come la consapevolezza nella cura dell’animale domestico e l’attenzione per la sua salute siano in crescita, anche in un’ottica di prevenzione. In particolare nel periodo post pandemico, gli amanti dei pets hanno manifestato sempre più attenzione per i loro amici a quattro zampe, anche in fatto di vaccinazioni e somministrazioni di antiparassitari.
L’importanza di medicina e alimentazione
Proprio come per gli umani, anche per gli animali da compagnia le cure mediche e l’alimentazione corretta sono ritenute fondamentali, e tracciano il futuro della pet economy. In Italia lavorano 35mila medici veterinari, e le strutture sono quasi 9mila, delle quali 6.600 ambulatori, oltre mille cliniche e meno di 100 ospedali veterinari.
Anche il settore della diagnostica ha avuto un incremento importante, e sempre più spesso per gli animali si ricorre ad apparecchi RX, ecografi, Tc e Rm.
La moda dedicata ai pets
Un altro settore che sta prendendo piede nell’ambito della pet economy, attraverso le vendite online, è rappresentato dall’abbigliamento, dedicato soprattutto ai cani. Nati per proteggere dal freddo, cappottini e maglioncini sono oggi diventati un vezzo per molti proprietari che non risparmiano ai propri pets le nuove tendenze della moda. Non è un caso che grandi marchi del fashion si siano cimentati nella produzione di collari, capi di abbigliamento e altri accessori.
La pet technology
L’altro trend in crescita è quello delle nuove tecnologie, perché la digitalizzazione non poteva che includere anche i nostri amici animali. In testa alle preferenze degli amanti degli animali ci sono i dispositivi di monitoraggio che consentono di vedere a distanza cosa combinano cani e gatti in nostra assenza. Si tratta di app, webcam e collari hi-tech gestibili molto spesso da smartphone, con funzioni che vanno dalla semplice visione dello spazio in cui si trova l’animale fino alla possibilità di interagire con esso, rilasciare crocchette a comando, attivare dei giochi.
© Riproduzione riservata