La lanaterapia è un’attività apprezzata da donne e uomini di tutto il mondo. Sembra infatti che il lavoro a maglia sia proprio un ottimo antidoto contro lo stress.
Da qualche tempo in Italia, grazie alla Onlus Gomitolorosa, tale attività veste dei panni ancora più nobili. Dal 2012, infatti, questa associazione si reca negli ospedali, alla ricerca soprattutto di pazienti oncologiche, provando a regalare loro un piccolo momento di serenità e di benessere psico-fisico. Lo fa attraverso un morbido gomitolo di lana, due ferri e tanta solidarietà.
Grazie alla sua rete di 1.500 volontari, sparsi su tutto il territorio, lana colorata e uncinetti entrano negli ospedali, per portare un momento di spensieratezza. I volontari insegnano l’arte del knitting a chi abbia voglia di imparare, magari durante la chemioterapia o nelle lunghe ore in sala di attesa.
Un progetto “green”, oltre che solidale
Ma quella dell’associazione Gomitolorosa si potrebbe definire anche un’attività a “impatto zero” sull’ambiente. Si serve infatti di lana autoctona di scarto, che altrimenti verrebbe distrutta.
La recupera creando gomitoli di pura lana vergine in 14 diversi colori. Nulla è lasciato al caso. Ogni colore, in base ad un codice internazionale, si riferisce ad una malattia: il rosa per il cancro al seno, l’arancione per la sclerosi multipla, l’azzurro per il cancro alla prostata, il blu per quello al colon e così via.
Una serata di gala con cena gourmet
Quello do Gomitolorosa è un progetto ambizioso che non conosce pause né freni. Ecco perché l’associazione ha organizzato una bella iniziativa, in occasione della Festa della Donna, per raccogliere fondi da destinare alla realizzazione di kit di lavoro a maglia.
L’8 Marzo, infatti, si mette in scena una cena di gala, rigorosamente virtuale, tutta tinta di rosa. L’evento avrà luogo in quattro città: Biella, Torino, Milano e Roma. Sono cento gli ospiti che si sono prenotati: riceveranno delle gift box speciali, con un menu in formato delivery, preparato da prestigiosi chef.
Nella scatola a sorpresa ci sarà anche la spilla di lana rosa, confezionata per l’occasione, piatti e bicchieri per la tavola, e altri accessori donati da importanti aziende italiane sensibili alla causa. I partecipanti potranno così gustare la grande cucina d’autore, comodamente a casa. Ma potranno condividerla con gli altri ospiti, partecipando al convivio collegati via web. Madrina della serata l’attrice Cristiana Capotondi.
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