Pensioni sempre più impoverite. È il grido d’allarme lanciato da Cupla – Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro Autonomo – al convegno dal titolo “Difesa del potere di acquisto degli anziani”. L’evento si è svolto lo scorso 31 maggio a Roma.
“Pensioni sempre più impoverite”. È questo il grido d’allarme lanciato da Cupla – Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro Autonomo – durante il convegno dello scorso 31 maggio. Durante l’evento dal titolo “Difesa del potere di acquisto degli anziani” sono stati presentati i dati del rapporto CER_CUPLA 2022.
Dalle pagine del testo si evince che tra il 2009 e il 2021 il potere di acquisto delle pensioni si è ridotto considerevolmente. Nel dettaglio, per le pensioni fino a 1.500 euro lordi mensili la perdita è stata tra il 3,5 e il 4,0 %, (circa 40 euro il mese).
I pensionati con un importo lordo mensile di 2mila euro hanno visto diminuire la somma del 7%, ovvero circa 120 euro il mese. Non solo, circa l’11% nel caso di un reddito loro di 4.000 euro. Cumulando le perdite registrate dal 2009 al 2021 si arriva a somme notevoli, pari per esempio a circa 4.200 euro per una pensione di 1.000 euro lorde al mese, e a circa 34 mila euro nel caso di un reddito di 4.000 euro lorde il mese.
Perché si sono impoverite le pensioni?
Lo sforzo fiscale addizionale dei pensionati negli ultimi 10 anni è tanto più significativo quando si mette a confronto, a parità di reddito lordo, il prelievo fiscale sui redditi dei pensionistici con quello dei lavoratori dipendenti. Una disparità che non è stata superata dalla Legge di Bilancio 2022. Perché si sono impoverite le pensioni? È ancora il rapporto CER_CUPLA intitolato “Pensioni, inflazione e fisco” a spiegarlo.
Già perché la risposta è nell’effetto combinato di due fattori: il meccanismo di adeguamento automatico del valore delle pensioni alle variazioni dei prezzi e l’aumento del prelievo fiscale sui redditi pensionistici. Se poi aggiungiamo l’aumento del gas, della luce e dei generi alimentari è facile comprendere come molti pensionati entrino in una condizione di povertà.
Le proposte di Cupla
Con queste condizioni, il Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro Autonomo ha stilato una serie di proposte: sostenere i redditi dei pensionati, con particolare riguardo alle fasce economicamente più deboli. Inoltre, adeguare, seppur gradualmente, i trattamenti minimi di pensione al 40 per cento del reddito medio nazionale.
E ancora, riformare il meccanismo di rivalutazione annuale calcolata dall’ISTAT, adottando l’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell’Unione europea (IPCA), decisamente più adatto dell’indice per le famiglie di operai ed impiegati (FOI).
La lista di proposte prosegue ancora con la richiesta di colmare lo svantaggio in fatto di tassazione ai danni dei pensionati allineando le detrazioni da lavoro dipendente e da pensione, oppure introducendo un nuovo bonus Irpef pensionati.
L’obiettivo di CUPLA è sensibilizzare i gruppi parlamentari in occasione della discussione del bilancio previsionale pubblico del 2023. E di concertare una strategia condivisa con le organizzazioni sindacali dei pensionati e, infine, promuovere attività significative e originali a tale scopo.
Il Cupla, inoltre, ha fatto proprio il documento “Carta per i diritti degli anziani e dei doveri della comunità” presentato lo scorso settembre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e caratterizzato dagli obiettivi di rispetto della dignità della persona nella terza età, assistenza responsabile e vita attiva di relazione.
I partecipanti all’evento “Difesa del potere di acquisto degli anziani”
All’evento hanno partecipato Fabio Menicacci, Segretario Nazionale di ANAP-Confartigianato, che ha letto il testo inviato dal Ministro Orlando, il Coordinatore Nazionale CUPLA Gian Lauro Rossi che ha introdotto i lavori. Inoltre, i relatori Sergio Ginebri, professore dell’Università degli Studi Roma Tre e Cer – Centro Europeo Ricerche; Luca Vecchi, Responsabile Nazionale ANCI Welfare.
Non solo. Anche Tilde Minasi, Coordinatore Nazionale Commissione Politiche Sociali; Emilio Didonè, Segretario FNP CISL/OO-SS pensionati; Tiziana Nisini, Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Mons. Vincenzo Paglia, Coordinatore della Commissione Interministeriale alla Presidenza del Consiglio sulle Politiche Attive Anziani.
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