Nuova Irpef e nuove possibilità di andare in pensione in anticipo. Incentivi all’occupazione e modifiche ai sussidi per i disoccupati. Bonus fiscali rifinanziati e new entry. Le misure a sostegno della famiglia e contro la violenza di genere. Gli interventi per disabilità e non autosufficienza. Ecco alcune delle principali novità della Legge di Bilancio 2022.
Dal 1° gennaio, dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, è entrata in vigore la Legge di Bilancio 2022 (Legge n. 234 del 2021). Dalla previdenza al lavoro; dalle politiche sociali a quelle di genere: la Legge più importante dell’anno, che definisce dove reperiremo e come spenderemo le risorse pubbliche, contiene anche quest’anno numerose novità. Vediamo nel dettaglio le più significative.
Al via la riforma dell’Irpef
Cambia l’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Le aliquote, ovvero le percentuali applicate sul reddito imponibile, passano da 5 a 4. L’aliquota minima (23%, sullo scaglione di reddito da 0 a 15mila euro) e quella massima (43% applicato ai redditi oltre i 75mila euro annui) restano invariate. Si riduce dal 27 al 25% l’aliquota relativa al secondo scaglione di reddito (da 15mila a 28mila euro). Di 3 punti percentuali, dal 38 al 35%, quella del terzo scaglione, che cambia a sua volta: da 28mila a 50mila euro (non più 55mila). L’aliquota corrispondente al quarto scaglione viene equiparata alla massima (43%). Quindi per i redditi fra 50mila e 55 mila euro all’anno l’incremento è del 5% (dal 38 al 43%); per quelli fra 55mila e 75mila del 2% (dal 41 al 43%).
Sono inoltre riorganizzate le detrazioni per redditi da lavoro dipendente e assimilati, da lavoro autonomo e da pensione. Differiti i termini in materia di addizionali regionali e comunali.
Novità per andare prima in pensione
Arriva “Quota 102”. C’è ora la possibilità di pensione anticipata per chi, nel corso del 2022, compia 64 anni e abbia accumulato almeno 38 anni di contributi. Viene inoltre istituito un Fondo destinato a favorire l’uscita anticipata dal lavoro dei dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, ma con almeno 62 anni di età.
Prorogata l’APE Sociale per chi abbia compiuto almeno 63 anni; riducendo da 36 a 32 gli anni di contributi versati necessari per alcune categorie di lavoratori come gli operai edili e i ceramisti. Resta per un altro anno anche l’ Opzione Donna”. Potranno accedere anticipatamente alla pensione le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2021 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età pari o superiore a 58 anni per le dipendenti e a 59 anni per le autonome.
Prolungato inoltre fino al 2023 il periodo di sperimentazione del contratto di espansione. Un accordo che consente, nell’ambito di progetti di riorganizzazione tecnologica aziendale, di sostenere anche il prepensionamento dei lavoratori. Una misura rivolta a chi si trovi a non più di 60 mesi dalla prima finestra utile per accedere alla pensione di vecchiaia. Il limite minimo di lavoratori in organico per poter accedere al beneficio non può però essere inferiore a 50.
Rifinanziato il reddito di cittadinanza
Dopo accese polemiche, rifinanziato fino al 2029 il reddito di cittadinanza, ma con alcune modifiche. Fra queste, i requisiti dell’offerta di lavoro “congrua” per il beneficiario: la distanza massima dal luogo di residenza del percettore del sussidio scende da 100 a 80 km per la prima offerta; per la seconda potrà essere ovunque in Italia. Non ci sarà più la terza offerta. Dunque, dopo due rifiuti, non si avrà più diritto al sussidio. In più, per ogni offerta di lavoro congrua rifiutata, l’importo sarà diminuito di 5 euro al mese. Scatterà la revoca anche in caso di mancata partecipazione a incontri periodici di formazione e a colloqui.
Come cambiano gli altri sostegni all’occupazione
Ulteriori fondi sono destinati al potenziamento dei centri per l’impiego. Inoltre, nell’ambito del nuovo programma di Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL), si prevedono accordi fra enti locali, del Terzo Settore, parti sociali e soggetti pubblici e privati per realizzare progetti formativi e di inserimento lavorativo nei settori della transizione ecologica e digitale. Anche i lavoratori autonomi che cessano definitivamente la propria attività professionale potranno partecipare al programma.
Fra le novità che riguardano gli incentivi fiscali concessi a sostegno dell’occupazione, l’esonero dal pagamento dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2021 e nel 2022 viene riconosciuto anche a chi assume lavoratori subordinati provenienti da imprese in crisi indipendentemente dalla loro età anagrafica. In via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, esonero anche sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità e la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore dipendente.
Cassa integrazione ordinaria e straordinaria sono estese sia ai lavoratori a domicilio sia alle tipologie di lavoratori apprendisti finora escluse. Ancora, viene prorogata la cassa integrazione straordinaria e la mobilità in deroga per le aree di crisi industriale complessa e le imprese con rilevanza economica strategica. La Legge di Bilancio 2022 estende poi la NASpI agli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative e loro consorzi. E modifica la disciplina per gli eventi di disoccupazione dal 1° gennaio 2022: la NASpI si riduce del 3 per cento ogni mese a decorrere dal primo giorno del sesto mese di fruizione. Questa riduzione decorre invece dal primo giorno dell’ottavo mese per i beneficiari che abbiano compiuto 50 anni alla data di presentazione della domanda.
Per i lavoratori con figli e i tirocinanti
Arrivano ulteriori misure per la genitorialità. Per le lavoratrici autonome, a determinate condizioni ci saranno tre mesi in più di maternità, mentre diventa strutturale da quest’anno il congedo di paternità sia obbligatorio (10 giorni) che facoltativo (1 giorno). Ancora, riduzione del 50 per cento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato, in via sperimentale per un anno.
Per fronteggiare il problema dei falsi tirocini, la Legge n. 234 specifica che il tirocinio curriculare deve essere “funzionale al conseguimento di un titolo di studio formalmente riconosciuto”, dando mandato alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano di definire linee guida condivise in materia di tirocini diversi da quelli curriculari.
Le politiche di genere: dalla certificazione della parità salariale alla lotta alla violenza
Dal 2023, saranno destinati 50 milioni di euro in più al Fondo per il sostegno alla parità salariale di genere. Si punta ad istituire un sistema nazionale di certificazione della parità di genere con il Fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione della parità di genere, dotato di 3 milioni di euro per l’anno 2022 e istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Obiettivo centrale anche nell’adozione di un Piano strategico nazionale per la parità di genere, con l’istituzione di una Cabina di regia interistituzionale e un Osservatorio nazionale.
Potenziato anche il Piano strategico nazionale contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (il nuovo nome dell’attuale Piano nazionale per il contrasto della violenza di genere). A regime, nel 2022 nel cosiddetto Fondo pari opportunità confluiranno: 2 milioni di euro destinati, da un lato, all’istituzione e al potenziamento dei centri di riabilitazione per uomini maltrattanti e al loro funzionamento e, dall’altro, ad attività di monitoraggio e raccolta dati; 5 milioni di euro destinati ai centri antiviolenza e alle case rifugio; 5 milioni di euro destinati all’implementazione dei centri per il recupero degli uomini maltrattanti e altri 5 a interventi per favorire l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà.
Nella sanità
Il fabbisogno di risorse del Servizio Sanitario Nazionale viene fissato in 124.061 milioni di euro per il 2022; 126.061 milioni per il 2023; 128.061 milioni per l’anno 2024. Fra i finanziamenti, quelli destinati al fondo per l’acquisto di farmaci innovativi; al potenziamento della formazione e del numero del personale sanitario; all’edilizia sanitaria; all’assistenza territoriale; ovviamente all’emergenza Covid-19. Viene in particolare prorogato al 31 dicembre 2022 il regime tariffario straordinario, introdotto per realizzare il Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste di attesa. Un Piano che riguarda le tantissime prestazioni non erogate nel 2020 da strutture pubbliche e private accreditate a causa dell’emergenza epidemiologica.
Disabilità, non autosufficienza, IVA Terzo Settore
Il Fondo per la disabilità e non autosufficienza diventa “Fondo per le politiche in favore delle persone affette da disabilità”; è incrementato di 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2022 fino al 2026. Ulteriori 50 milioni di euro sono destinati al Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità per ciascuno degli anni 2022 e 2023; mentre al Fondo per le non autosufficienze per il 2022 sono destinati 15 milioni di euro. Per favorire l’accessibilità turistica e la diversificazione dell’offerta dedicata alle persone con disabilità, inoltre, viene instituito presso il Ministero del turismo un fondo destinato alla realizzazione di appositi interventi. Avrà una dotazione pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.
Un nuovo Fondo per il co-housing over 65 viene istituito presso il Ministero dell’Interno, con una dotazione di 0,25 milioni di euro per il 2022 e 0,65 milioni per il 2023. Risorse che i comuni potranno concedere per agevolare la realizzazione di progetti di coabitazione, libera e volontaria, di persone aventi più di 65 anni di età.
Dopo le proteste del Terzo Settore, viene prorogata al 1° gennaio 2024 l’entrata in vigore delle disposizioni di modifica dell’Iva contenute nel decreto legge n. 146/2021, che prevede l’applicazione dell’imposta anche alle associazioni che non svolgono attività commerciale. A L’Aquila sorgerà il Centro nazionale del servizio civile universale.
Per contrastare la povertà educativa, sono stanziati 45 milioni per il 2023 e 25 milioni per il 2024 destinati al Fondo sperimentale per il contrasto della povertà educativa minorile; con proroga fino al 2024 delle agevolazioni fiscali già riconosciute.
Ancora bonus tv e Superbonus
Fra i bonus rifinanziati dalla Legge di Bilancio 2022, quello tv e decoder, per l’acquisto di apparecchi idonei alla ricezione dei programmi con le nuove tecnologie DVB-T2. Prorogato anche il Superbonus 110%, con scadenze differenziate in base a chi ne beneficia. Per i condomini e le persone fisiche proroga al 2025 con una progressiva diminuzione della percentuale di detrazione (dal 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 fino al 65% per quelle sostenute nell’anno 2025).
Sarà inoltre possibile ottenere fino al 31 dicembre 2024 le detrazioni spettanti per le spese sostenute per interventi di efficienza energetica, di ristrutturazione edilizia, nonché per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. Anche per il 2022 l’importo massimo detraibile è fissato in 10.000 euro; mentre scende a 5.000 euro per 2023 e 2024. Anche il bonus per la sistemazione delle aree verdi scoperte di immobili privati a uso abitativo è prorogato fino a tutto il 2024. Mentre il “bonus facciate” per le spese finalizzate al recupero o restauro della facciata esterna di specifiche categorie di edifici è esteso al 2022 ma con percentuali ridotte di detraibilità.
New entry la detrazione contro le barriere architettoniche. IMU ridotta per i pensionati residenti all’estero
Importante novità è invece la detrazione per le spese sostenute per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche. Alla nuova detrazione è applicabile la disciplina in materia di opzione per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni fiscali. Ancora, i pensionati in regime di convenzione internazionale con l’Italia ma non residenti nel Paese potranno beneficiare della riduzione al 37,5 per cento per il 2022 sull’IMU dovuta sull’unica unità immobiliare posseduta in Italia; purché questa non sia locata o data in comodato d’uso.
Le misure per frenare i prezzi di luce e gas
Per calmierare le bollette di luce e gas, la Legge di Bilancio 2022 prevede poi una serie di interventi. Fra questi, l’azzeramento degli oneri generali di sistema pagati dalle utenze elettriche domestiche e non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW; la sostanziale riduzione degli oneri per le restanti utenze elettriche non domestiche. Per tutte le utenze, IVA sul gas naturale ridotta del 5% e azzeramento degli oneri di sistema. Potenziato inoltre il bonus applicato ai clienti domestici del settore elettrico e del gas naturale in condizione economicamente svantaggiata o in gravi condizioni di salute.
© Riproduzione riservata