Ci saranno quattro mesi di tempo per attestare di avere diritto a percepire la pensione, anche via web in caso di difficoltà negli spostamenti. Le istruzioni dell’Inps disponibili anche in lingua inglese.
Al via dal prossimo 7 febbraio l’attestazione dell’esistenza in vita dei pensionati italiani residenti all’estero relative agli anni 2022 e 2023. Ad effettuarla sarà come di consueto l’Inps, attraverso Citibank NA, l’istituto di credito che si occupa dei pagamenti al di fuori del territorio nazionale per conto dell’Istituto. Rispetto agli scorsi anni, ci sono delle novità riguardanti le aree geografiche e i tempi per la presentazione dei documenti necessari. Cambiamenti determinati dall’evoluzione della pandemia e delle misure restrittive adottate dai diversi Paesi coinvolti.
Da febbraio a giugno le verifiche in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Europa dell’Est
Come di consueto, spiega l’Inps, la verifica dell’esistenza in vita avverrà in più fasi. A partire dal 7 febbraio, saranno contattati i pensionati residenti nel Continente americano, in Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi. Citibank invierà per posta a ciascun pensionato una lettera esplicativa e un modulo standard di attestazione dell’esistenza in vita personalizzato. La documentazione è redatta sia in lingua italiana sia nella lingua o le lingue prevalenti nel Paese di residenza. I pensionati dovranno compilare il modulo e inviarlo entro il 7 giugno 2022.
In caso di mancata attestazione, la pensione di luglio sarà pagata in contanti presso le agenzie Western Union. Se non verrà riscossa di persona entro il 19 luglio 2022, allora il pagamento dell’assegno sarà sospeso da agosto 2022. Se il pensionato non riceve il modulo o lo smarrisce deve contattare il Servizio di assistenza della Banca; questo provvederà a inviare un nuovo modulo personalizzato. Il modulo può essere richiesto anche ai Patronati abilitati ad accedere al “Portale agenti” di Citibank.
A partire da settembre saranno contattati i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania
I pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania saranno invece contattati a partire dal 14 settembre 2022 e dovranno attestare la propria esistenza in vita entro il 12 gennaio 2023 con le stesse modalità dei pensionati contattati nella prima fase. Anche in questo caso, senza attestazione la rata di febbraio 2023 sarà pagata solo in contanti e, qualora non si presenti nessuno a riscuoterla entro il 19 febbraio 2023, la pensione verrà sospesa da marzo 2023.
Come inviare il modulo compilato
Il modulo compilato, datato, firmato e corredato della documentazione richiesta dovrà essere inviato per posta alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom, entro il termine indicato nella lettera esplicativa. Per essere valido, il modulo deve essere controfirmato da un “testimone accettabile”; ovvero – spiega ancora l’Inps – un rappresentante di un’Ambasciata o Consolato Italiano o un’Autorità locale abilitata ad avallare la sottoscrizione dell’attestazione di esistenza in vita. Maggiori indicazioni sono disponibili sul sito di Citibank.
In alcune occasioni, i pensionati all’estero non sono riusciti ad ottenere la sottoscrizione del modulo dai funzionari pubblici. Dunque, l’Inps precisa che Citibank accetterà dunque le certificazioni di esistenza in vita emesse da enti pubblici locali. In questi casi, però, per evitare ulteriori verifiche, le certificazioni rilasciate dalle Autorità locali devono essere inviate a Citibank unitamente al modulo di attestazione dell’esistenza in vita predisposto dalla stessa banca e compilato dal pensionato.
Una procedura particolare è prevista anche per i pensionati all’estero non autosufficienti, che risiedono in istituti di riposo o sanitari, reclusi in istituti di detenzione: è necessario contattare il Servizio di supporto di Citi, che renderà disponibile un modulo alternativo di certificazione di esistenza in vita da poter inviare anche via mail con una particolare documentazione rilasciata dal medico curante e dal procuratore o tutore legale.
L’attestazione dell’esistenza in vita in videochiamata
Tenuto conto delle difficoltà di spostamento dovuta al Covid-19, l’Inps e il Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale hanno condiviso un progetto che prevede la possibilità per i pensionati di contattare gli uffici consolari anche tramite un servizio di videochiamata. Il pensionato dovrà inoltrare il modulo debitamente compilato via mail all’Autorità consolare. Questa contatterà il pensionato per completare la procedura via mail utilizzando un servizio di videochiamata (come Skype, Zoom, Microsoft Teams, Webex) oppure tramite l’applicazione WhatsApp se sul modello è presente solo il recapito telefonico. Il servizio di videochiamata e la modalità telematiche possono essere utilizzati anche dagli operatori di Patronato accreditati come testimoni accettabili al “Portale agenti”.
La verifica potrà avvenire anche in tempi diversi, con alcune eccezioni
In ogni caso – precisa l’Inps – ci potrebbe essere una verifica dell’esistenza in vita anche al di fuori dei tempi previsti per ciascun continente. Così come, per razionalizzare le procedure, l’istituto ha escluso dalle verifiche alcuni gruppi di pensionati all’estero. Ad esempio, quelli che risiedono in Paesi in cui operano istituzioni con cui l’Inps ha stipulato accordi di collaborazione per lo scambio di informazioni anagrafiche sui pensionati. Fra questi, Belgio, Francia, Germania, Polonia, Svizzera. Inoltre, le attestazioni non saranno inviate ai pensionati che hanno riscosso personalmente agli sportelli Western Union almeno una rata di pensione in prossimità dell’avvio della verifica; per cui i pagamenti sono stati già sospesi in passato o riaccreditati.
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