C’è un canale YouTube che conta 438.000 iscritti ed è interamente incentrato sulla cucina delle nonne. Nato dall’idea di Vicky Bennison, sessantenne inglese, Pasta Grannies non ha mai avuto l’ambizione di diventare un programma famoso, eppure si sta facendo strada in un mondo fatto di follower e influencer.
«Volevo semplicemente creare un ricettario audiovisivo che contenesse la tradizione popolare», ha detto Bennison. Il progetto ha avuto realmente inizio cinque anni fa, all’inizio del 2014, ma Vicky ha cominiciato a pensarci quasi dieci prima quando lei e suo marito hanno acquistato una casa nelle Marche. Nei numerosi viaggi tra Londra e l’Italia per seguire la ristrutturazione, i coniugi inglesi hanno incontrato la prima “nonna” dopo essere stati invitati a cena da un produttore locale di vino di visciole. «Quella sera mangiammo ravioli di ricotta e coniglio brasato», ricorda Vicky. «Quando chiesi di poter ringraziare la cuoca, dovettero quasi raggirarla per farla uscire dalla cucina. Mi incuriosì tantissimo quel comportamento».
Per chi è nato e cresciuto in Italia, in effetti, l’amore e la passione per la buona cucina non sono poi tanto eclatanti, ma per i due londinesi fu da subito motivo di grande interesse. «Qualche tempo dopo partecipai a una lezione di pasta fatta in casa tenuta da un’altra nonna. A quel punto diventò un’ossessione per me». Bennison cominciò a informarsi sull’importanza della cucina in Italia, sulla tradizione legata alla pasta e su come questa pratica si stesse un po’ perdendo nelle nuove generazioni. «Inizialmente pensai di scrivere semplicemente un libro sulle donne, specialmente quelle più anziane, che avevano imparato la tecnica dai nonni e dai genitori, ma poi mi resi conto che si trattava di un procedimento così fisico che sarebbe stato più bello vederlo: avevo bisogno di riprenderlo per rendergli giustizia».
Così, Vicky ha iniziato la sua collaborazione con un cameraman, Andrea Savorani Neri, che l’accompagna di casa in casa per documentare l’attività delle nonne. Ed è proprio dall’incontro con Neri che la londinese ha conosciuto Livia De Giovanni, ad oggi ambasciatrice delle donne e delle loro famiglie. «Il suo contributo è stato essenziale: ci ha permesso di realizzare un video al mese e pubblicarlo su YouTube. Era solo un hobby fino a quando non ci hanno contattato alcuni editori», racconta Vicky. Dal quel momento i video hanno iniziato a comparire anche su Facebook, sui siti di ristorazione e, nell’agosto 2018, anche su Business Insider che ha pubblicato un articolo sulle tipologie di pasta più inusuali tipiche della Sardegna e preparate sapientemente da Cesaria, una delle nonne di Pasta Grannies. Il successo divenne immediato e il video della sarda novantacinquenne cominciò a ottenere numerose visualizzazioni. «Quando sono tornata per mostrare a Cesaria quanto stava diventando famosa, è rimasta sorpresa e si è messa a ridere!».
Dal giorno in cui il progetto è iniziato, sono state riprese più di 250 donne e anche qualche uomo per una moltitudine di ricette che spaziano da Nord a Sud: i pizzoccheri della Valtellina, il ragù di cavallo in Puglia, i cappelletti romagnoli, gli strapponi della foresta toscana fino agli arancini siciliani e ai bigoli con l’anatra vicentini. Più di 70 di queste ricette sono presenti anche nel ricettario Pasta Grannies. Il segreto dei migliori cuochi italiani, pubblicato quest’anno e venduto in tutte le librerie d’Inghilterra. «Adoro raccontare le storie di queste donne e vedere come la cucina abbia un grande valore per loro», ha affermato Bennison. Tra le ultime storie che ha riportato c’è anche quella di Rosa Turri, una delle sue nonne di Faenza, una piccola città dell’Emilia-Romagna. La specialità di Rosa sono le tagliatelle paglia e fieno con i piselli, in cui colora metà dell’impasto con gli spinaci. Saper fare la pasta è sempre stato così importante nella vita di questa faentina che, come prova della sua abilità, dovette prepararla per suo suocero il giorno dopo essersi sposata. In un’intervista rilasciata a The Independent, Rosa ha affermato di essere felice sia dei video che del nuovo libro: «È pieno di fotografie di donne come me e delle loro mani coperte di farina. Non avrei mai pensato che potesse raggiungere tanto successo perché sono le mani di una donna anziana e invece…».
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