I tempi di attesa per il rinnovo del passaporto in molte questure italiane sono diventati lunghissimi. Il progetto Polis di Poste italiane potrebbe essere di supporto alle questure e ai commissariati invasi dalle richieste.
In alcune città è necessario attendere fino a sei mesi, con evidenti disagi per chi viaggia per lavoro, studio o motivi di salute, ma anche per chi pianifica una vacanza. I tempi di attesa per il passaporto sono divenuti troppo lunghi. La situazione è peggiorata tra la fine del 2022 e l’estate scorsa, complice il superamento della pandemia che aveva spinto molti a posticipare il rinnovo. Con la fine dell’emergenza sanitaria i viaggi sono ripresi e le richieste si sono moltiplicate, ma il personale addetto alla pratica non è aumentato.
Le ultime rilevazioni di Altroconsumo
L’associazione Altroconsumo ha rilevato nel mese di novembre i tempi di attesa in 17 città, evidenziando come rispetto allo scorso anno la situazione sia rimasta invariata o sia addirittura peggiorata.
A Venezia l’attesa media è di dieci mesi, a Bolzano quasi otto, a Cagliari sette, ma in sei città (Bologna, Genova, Milano, Pordenone, Potenza e Torino) non si riesce neppure a prenotare l’appuntamento tramite il sito dedicato. A Napoli si aspetta circa tre mesi, contro i quindici giorni di sei mesi fa, mentre a Genova non è stato possibile fissare una data per la consegna dei documenti in tre diversi tentativi di prenotazione.
L’eccezione di Roma e i rimedi adottati fino a oggi
Nella Capitale invece i tempi di attesa sono molto contenuti, al massimo dieci giorni. Perugia fornisce disponibilità per appuntamenti anche al giorno successivo. Anche Palermo migliora passando dai 55 giorni di sei mesi fa ai 21 di oggi.
A parte le eccezioni virtuose, i dati dimostrano un problema persistente e diffuso, che nemmeno gli open day, le giornate aperte con accesso alle questure senza prenotazione, hanno risolto. I posti liberi infatti continuano a essere pochissimi.
In caso di viaggio per motivi improrogabili, come quelli di salute, è comunque prevista una procedura d’urgenza. Questa permette di non passare dal portale online ma richiede una motivazione valida e dimostrabile. In tali casi l’attesa si riduce mediamente a quindici giorni.
Passaporti negli uffici postali? Sì, con il Progetto Polis
Il progetto Polis di Poste italiane potrebbe arrivare in aiuto delle questure e dei commissariati invasi dalle richieste. I cittadini dei comuni con meno di 15mila abitanti avranno infatti la possibilità di richiedere direttamente negli uffici postali alcuni documenti come certificati anagrafici, dati fiscali, certificati penali e passaporti.
L’obiettivo è quello di dotare gli Uffici Postali di nuove tecnologie in grado di consentire una fruizione dei servizi più rapida, attraverso l’accesso alla piattaforma di servizio multicanale di Poste Italiane.
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