Perché non provare a far sentire nonni e nipoti più vicini, nonostante questa distanza forzata? Le iniziative ultimamente non sono mancate, anche da parte della 50&Più. Di questi tempi non sono mai troppe, anzi. Ce n’è bisogno più che mai. Così, proprio in questi giorni è partito un nuovo progetto: si chiama “Favole al telefono”.
È un’iniziativa editoriale ideata dalla casa editrice Gemma Edizioni, impegnata nella diffusione della lettura e della scrittura con progetti dedicati a bambini e ragazzi. Il titolo del progetto è un chiaro richiamo al capolavoro letterario di Gianni Rodari a 100 anni dalla nascita: Favole al telefono.
Ma se nel libro di Rodari le favole erano narrate ogni sera da un papà commesso viaggiatore alla sua bambina dai più disparati “Alberghi Commercio” della Penisola, stavolta sono i nonni a prendere il telefono e a raccontare la loro favola. L’iniziativa nasce in un contesto temporale complesso, in cui l’emergenza Covid-19 ha costretto molti bambini e ragazzi a limitare le visite ai propri nonni per salvaguardarli. «Questa è l’idea: scrivere un libro con loro e per loro. Saranno favole e racconti di vita dei tempi passati, che i nonni vorranno raccontare ai loro nipoti», spiega la Casa Editrice.
Funziona così: i nonni raccontano, i nipoti illustrano
I nipoti ascolteranno favole e storie che i nonni avranno da raccontar loro, al telefono, e poi le scriveranno e le illustreranno, così da creare un libro che resterà nei ricordi non solo per la sua unicità, ma anche e soprattutto per il valore simbolico e affettivo che trasmetterà. Un lavoro sinergico che coinvolge le scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo e di secondo grado e tutti i Comuni d’Italia.
L’invito a partecipare è rivolto innanzitutto ai Comuni che, d’accordo con le istituzioni scolastiche, attiveranno la partecipazione degli alunni e dei loro nonni.
La raccolta continuerà anche dopo l’emergenza, avrà cadenza annuale e potranno partecipare ogni anno un massimo di 100 comuni. “Favole al telefono” conterrà raccolte di filastrocche, favole, fiabe e racconti scritti dai bambini e dai ragazzi che abitano e/o frequentano le scuole nel Comune che avrà aderito al progetto. Ogni Comune avrà poi il proprio libro.
Un libro a tutti gli effetti e per tutti
Ogni libro avrà un numero progressivo, un codice ISBN che lo identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo. Delle copie saranno inviate alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Ciascun volume potrà essere ordinato in qualsiasi libreria fisica e sarà incluso nel Catalogo Nazionale dei Libri in Commercio. Sarà inoltre presente nei maggiori store online come Ibs, Libreria Universitaria, La Feltrinelli, solo per menzionarne alcuni, oltre naturalmente al Catalogo presente sul sito della Gemma Edizioni.
In più, l’intera collana sarà inviata al Presidente della Repubblica, al Ministro dell’Istruzione dell’Università e per la Ricerca, al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, al Centro per il Libro e per la Lettura del MiBACT e all’Anci, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. I Comuni più piccoli possono “unire le forze” e produrre insieme un unico libro.
Parte dei proventi saranno reinvestiti
Come per tutti gli altri progetti editoriali pubblicati dalla Gemma Edizioni, anche per “Favole al telefono” una parte dei proventi sarà devoluta ai Comuni stessi. Questi avranno poi modo di reinvestirli in ulteriori progetti sociali, culturali, scolastici o di donarli a loro volta ad Onlus di loro fiducia.
«Insegnare ai bambini la bellezza racchiusa dentro le pagine di un libro dando modo addirittura di scriverne uno – dice la Casa editrice -, e nel contempo ritrovare quel filo che ci lega alle nostre radici, che per cercare di proteggere siamo costretti ad allontanare, ci sembra un ottimo modo di reagire, magari insieme».
È possibile partecipare al progetto entro il 20 dicembre 2020. Tutti i dettagli sono visibili sul sito della Casa editrice.
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